Conducenti illesi
È stato necessario l’intervento del carroattrezzi per l’incidente stradale avvenuto sulla fondovalle Sangro SS 652, in località Zainello nel territorio di Archi (Chieti).
Erano circa le 20 quando una Skoda Octavia che viaggiava in direzione mare-monti, guidata da un uomo del Beneventano, ha investito un cinghiale che improvvisamente ha invaso la corsia.
In quel momento, dalla direzione opposta sopraggiungeva un giovane di Pietraferrazzana, alla guida di una VW Golf, che ha investito a sua volta l’ungulato steso sull’asfalto e si è impennata.
Danneggiate le due auto, scoppiati gli airbag ma fortunatamente senza gravi conseguenze per i due automobilisti.
Ad assistere alla scena un giovane di Perano, Leonardo D’Alonzo, che viaggiava in auto dietro la Golf a debita distanza ed ha potuto quindi evitare l’impatto.
“Una spaventosa carambola”, commenta dopo il fatto D’Alonzo, che ha prestato i primi soccorsi ai due malcapitati. “Tempo fa ho avuto un incidente stradale per colpa di un capriolo, a Sant’Angelo del Pesco, che mi ha danneggiato la fiancata dell’auto. Purtroppo mancano le barriere adeguate ad impedire l’invasione della carreggiata agli animali selvatici. Viaggio molto per lavoro, circa 80 mila km l’anno – dice al Tgmax l’imprenditore del settore tartufi – e il pensiero costante alla guida ormai è cercare di evitarli, ma sono troppi e ovunque”.
Parole che testimoniano ancora una volta la pericolosità lungo le strade nella provincia chietina: un fenomeno sempre più preoccupante, calcolato in centinaia di incidenti l’anno nel dossier recentemente elaborato dalla Asl su dati statistici.
Sul posto per ricostruire la dinamica dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di Villa Santa Maria. Per recuperare la Skoda e la Golf incidentate, impossibilitate a proseguire la marcia a causa dei danni riportati, sono giunti sul posto due carroattrezzi.
Infine per il cinghiale, che nonostante il doppio impatto con le auto si era trascinato fino al guard rail, è intervenuto il veterinario della Asl provinciale: l’ungulato pesava 110 kg.
Una tragedia sfiorata per i due automobilisti che riporta alla mente l’incidente mortale avvenuto nell’estate 2016, quando perse la vita una giovane madre che rientrava a casa dopo il turno di lavoro notturno in fabbrica. L’incidente avvenne a poche centinaia di metri di distanza di quest’ultimo episodio, all’altezza dello svincolo per Piane d’Archi.
Quanti costi per la collettività? Una soluzione al fenomeno è urgente e necessaria.