Torino di Sangro
Dalla tutela al contenimento in circa trent’anni: un tempo specie in via di estinzione, i cinghiali oggi sono troppi e infestanti, distruggono i raccolti, minacciano la sicurezza di residenti e automobilisti.
Ancora una protesta da parte di un imprenditore agricolo, questa volta a Torino di Sangro (Chieti): su un costone il Tgmax filma campi coltivati con evidente passaggio degli ungulati, che mineranno anche questo raccolto. A dirlo è il titolare Maurizio Iurisci, che coltiva circa 200 ettari di terreno a grano per importanti pastifici: ha contratti che non riuscirà ad onorare e quindi pagherà delle penali, “non è il primo anno che accade”, lamenta.
Dalla Regione non solo non arrivano i ristori (arretrati di due anni) ma nel frattempo il legislatore vieta anche i selecontrollori volontari. Così in tutto il territorio della provincia di Chieti rimangono soltanto pochissimi ispettori della polizia provinciale, che non riescono ad evadere tutte le richieste di intervento. E sono tantissime.
“Ormai – dice Iurisci – invece che per la coltivazione, spendo il tempo per fare la guardia nei campi”.
Gli agricoltori sono stanchi di rimanere inermi, a guardare impotenti tutto il proprio lavoro distrutto. Il presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori, Nicola Sichetti, annuncia: “Siamo pronti ad una mobilitazione con i trattori”.