I risultati
Centodiciassette cinghiali abbattuti nel primo anno del Piano triennale, approvato dall’Ispra, di gestione e controllo di popolazioni di ungulati all’interno dell’area protetta della “Grotta delle farfalle”.
I risultati sono stati presentati a San Vito Chietino, dall’esperto Fabio De Marinis.
“È il primo esempio in tutto l’Abruzzo”, hanno detto i promotori nel corso dell’incontro istituzionale.
Il progetto pilota è nato dalla collaborazione tra i Comuni di San Vito e Rocca San Giovanni, dove si estende l’area protetta.
Tra gli intervenuti, anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, finito recentemente al centro di polemiche per la modifica della legge sull’abbattimento selettivo dei cinghiali.
Dopo oltre un anno di prelievo, autorizzato dall’Ispra, l’ultimo censimento effettuato ad aprile scorso ha rilevato la presenza di circa 240 cinghiali avvistati all’interno della riserva regionale. All’inizio del progetto, nel 2019, era stiamata una popolazione di circa 500 unità.
Le attività di selecontrollo proseguono, coordinate dall’ispettore sup. Fabrizio Di Campli della polizia provinciale di Chieti.