La politica regionale è assente quando, invece, bisogna dare delle risposte al territorio: è il caso dell’inchiesta pubblica, convocata a L’Aquila per discutere della Val di Sangro.
Al centro del dibattito il contestato progetto della CMI Energia Spa per l’estrazione di idrocarburi a valle della diga del lago di Bomba (Chieti), in località Colle Santo, e la realizzazione di un gasdotto che attraversa parte della Val di Sangro fino a Paglieta, dove è in progetto la realizzazione di una raffineria.
Un progetto già bocciato dal Consiglio di Stato con sentenza del 2015, ricorda Nuovo Senso Civico, presente all’inchiesta pubblica con l’ing. Tommaso Giambuzzi, la responsabile affari legali, Alba Brighella, e Antonio Francia, responsabile ufficio stampa e comunicazioni. Un progetto tuttavia riproposto, con procedura ritenuta illegittima dagli attivisti contrari all’opera, perché viola il Testo unico dell’Ambiente.
Da evidenziare che è anche scaduto il titolo di ricerca degli idrocarburi.
“Le osservazioni tecniche ormai non bastano più” incalza Brighella, “la politica deve assumersi le proprie responsabilità e svelare la sua strategia, se ce l’ha”.