Mai dimenticare
In piazza Plebiscito, davanti al monumento ai Caduti, la città di Lanciano (Chieti) medaglia d’oro al valor militare ha celebrato il 25 aprile.
Il sindaco Mario Pupillo ha citato, tra gli altri, un passo struggente tratto dal libro “La notte” di Elie Wiesel, deportato assieme alla famiglia nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald: “Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto”.
Al termine della cerimonia, la canzone Bella Ciao cantata da Milva, recentemente scomparsa, per due volte ospite a Lanciano nell’Estate musicale Frentana, come ricorda il sindaco.
“Lanciano ha avuto la fortuna di averla ospite nell’ambito delle manifestazioni dell’Estate musicale Frentana per due volte: nel 1991, nell’allora cinema Excelsior si è esibita niente poco di meno che con Astor Piazzolla e il 31 luglio del 2005 con l’Orchestra sinfonica internazionale giovanile Fedele Fenaroli diretta da Massimiliano Caldi, alle Torri Montanare. La mia memoria è confortata dalle belle foto di Arnolfo Paolucci e dalle testimonianze precise di Angelo Venditti che ne ricorda le bizze per avere a tutti i costi il microfono slim color carne, che non avrebbe coperto il viso in occasione dei suoi concerti straordinari, di cui ho un ricordo vivo e intenso. La sua interpretazione de l’Opera da tre soldi di Bertold Brecht e le musiche di Weill fu da brividi soprattutto per me che la ricordavo protagonista nella versione teatrale di Giorgio Strehler”.
Il sindaco ricorda infine un aneddoto, “che richiama alla memoria di tutti noi l’indimenticabile Giuliano Pizzacalla, custode per anni dei luoghi della nostra cultura. Il leggio che fu usato da Milva nelle giornate di prove al Fenaroli nel 2005, venne “requisito” dal nostro Pizzacalla, fulminato dalla bellezza e bravura di Milva, sottraendo per manifesta superiorità la “reliquia” al successivo uso, custodendolo in un luogo inaccessibile. Lo metteva a disposizione esclusivamente per una nostra cara concittadina che opera nel campo culturale cittadino, dicendole: “questo leggio è di Milva e lo concedo solo a te”.