Tre sono di Altino
Quattro arresti e due feriti, uno ricoverato in condizioni gravi: questo il bilancio della sparatoria che si è consumata a Lanciano (Chieti) domenica sera, scaturita da una lite apparentemente per futili motivi.
Tutto è accaduto intorno alle 20, nei pressi di un bar in centro: “sei un barbone” e altri epiteti denigratori e ancora “che ci fai con questi”. Lo sfottò tra albanesi sembrava terminato lì. Ma, riprese le auto dopo l’aperitivo, i due gruppi si sono dati appuntamento per telefono nel piazzale davanti alla ex Allegrino, una zona appartata dell’area industriale della città. E qui si sono fronteggiati: un gruppo con una pistola e un bastone e l’altro disarmato.
Erano in otto. Gli aggressori: 3 sono di Altino, uno residente nel capoluogo Amarildo Ferko, 23 anni, e altri due in località Selva, Florenc Kurti, 25 anni, e Behar Gjoka, 22, un quarto di Fossacesia, Altin Pojana, 39 anni. Dopo il fatto, hanno tentato di darsi alla fuga ma i militari li hanno rintracciati e arrestati ieri sera a Fossacesia: dovranno rispondere di tentato omicidio, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi, in concorso tra loro.
Le vittime dell’aggressione sono due albanesi residenti a Lanciano, uno a Frisa e il quarto in località Guastameroli di Frisa.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Lanciano, coordinati dal maggiore Vincenzo Orlando, assieme al Nucleo operativo radiomobile provinciale di Chieti.
È caccia alla pistola
A sparare alle spalle del connazionale rivale è stato l’albanese di 39 anni residente a Fossacesia. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine.
Le indagini proseguono, i militari stanno cercando l’arma, una pistola calibro 38 che al momento non si trova.
I due gruppi si sono recati sul luogo dell’aggressione con due auto di grossa cilindrata, un Suv Mercedes e una Audi A5. Eppure allo Stato risultano inoccupati.
“Riguardo ai feriti – riferisce il comandante Orlando – il 29enne K.O. di Lanciano, raggiunto dal colpo di pistola alla schiena, è in prognosi riservata all’ospedale di Pescara e rischia lesioni permanenti, mentre le condizioni del 23enne, soccorso in ospedale a Lanciano per ferite lacero contuse al capo, non destano particolari preoccupazioni”.