Il gesto sconsiderato questa mattina
Sconcerto a Lanciano (Chieti) nel mondo dell’Avvocatura, si è ucciso con la sua pistola l’avvocato Giacomo Nicolucci.
Esperto di armi, Nicolucci aveva 46 anni.
Il fatto è avvenuto nella sua casa di via Martiri VI Ottobre, alle 10 circa di questa mattina.
Sul posto i carabinieri e il pm Francesco Carusi.
Nicolucci lascia la moglie e un figlio piccolo.
Increduli i vicini, “era una persona a modo” dicono commentando l’accaduto.
Nell’appartamento della palazzina di via Martiri sono ancora presenti i carabinieri con il comandante della compagnia di Lanciano Vincenzo Orlando e il sostituto procuratore Carusi.
Dalle prime informazioni che trapelano, Nicolucci era in casa con moglie e figlio di quasi 3 anni, quando si sarebbe recato in un’altra stanza da solo e qui avrebbe rivolto l’arma contro se stesso.
Esperto cacciatore egli stesso, teneva seminari per cacciatori. Era presidente abruzzese dell’associazione venatoria Eps, la cui sede regionale è a Lanciano.
Confermato il suicidio
Sono le 13 circa quando gli investigatori lasciano la casa dell’avvocato, confermando il suicidio; il sostituto procuratore ha dato il nulla osta per i funerali.
Nicolucci ultimamente soffriva di un problema al cuore, ma nulla di grave dicono i famigliari. Questa mattina un nuovo malore: la moglie Marina, anche lei avvocato, ha allertato i suoceri per accompagnare il marito in ospedale. Nel frattempo, però, lui ha preso la pistola e si è sparato in camera da letto. Era ancora in pigiama.
La camera ardente è stata allestita in casa. Il primo a correre sul posto è stato il collega Sandro Sala, amico di famiglia, allertato dalla moglie di Nicolucci.
Domani mattina i funerali
I funerali di Giacomo Nicolucci si svolgeranno domani, sabato 28 dicembre, alle ore 11 nella Cappella del cimitero di Lanciano, muovendo dalla casa di via Martiri VI Ottobre.
Il cordoglio dell’ordine degli avvocati
“Noi tutti avvocati del Foro di Lanciano sconvolti piangiamo la prematura e dolorosa scomparsa del collega“, scrive nel manifesto funebre il Consiglio dell’ordine degli avvocati della città. “Ci stringiamo alla moglie e nostra collega Marina Del Malvò e al piccolo Daniele – si legge inoltre nel manifesto di cordoglio – ai genitori, al fratello e ai parenti tutti condividendone il dolore”.
Tanti i messaggi di cordoglio sui social, di colleghi e di professionisti che hanno avuto modo di collaborare con Nicolucci. “Uomo di cultura, collega profondo”, scrive Gian Paolo Rosato, avvocato e sindaco di Taranta Peligna. “Lanciano perde una persona intelligente, capace ma soprattutto perbene”, scrive l’amico Marcello Rovetto. “Onesto e preparato”, lo definisce Andrea Natale, che in qualità di direttore della Lecceta di Torino di Sangro ha avuto modo di confrontarsi dal 2011 con l’esperto cacciatore Nicolucci sulla questione cinghiali, ad oggi ancora irrisolta.
“Siamo abituati ad ascoltare le preoccupazioni dei nostri assistiti – commenta Silvana Vassalli, presidente dell’ordine degli avvocati di Lanciano – raramente parliamo dei nostri problemi”.
“I gesti estremi non si giudicano perché non si possono comprendere – conclude la presidente Vassalli – possiamo solo confortare i famigliari e sforzarci di essere più solidali e comprensivi tra di noi”.