Paziente con nodulo operato
“La prima data disponibile è il 20 aprile 2026”.
Questo si è sentita rispondere una paziente della Asl provinciale di Chieti dal reparto di Radiologia senologica, all’ospedale “Bernabeo” di Ortona.

“Sono stata già operata per un nodulo al seno all’età di 19 anni”, dice al Tgmax la donna che oggi ha 37 anni, “quindi vorrei continuare a controllarmi in quel reparto, che è rinomato e in cui mi sono trovata bene”.
Ma non si può, o meglio non si può a breve, perché “La prima data disponibile è il 20 aprile 2026”.
Quindi? “Ho prenotato in una clinica privata, a Chieti”.
L’appuntamento? “È tra due settimane”.
Delusa dal servizio sanitario pubblico?
“Abbastanza. Recentemente mi sono sottoposta anche ad una rettocolonscopia, nell’ospedale di Vasto. È stata un’esperienza tremenda. Nonostante la sedazione – prosegue la paziente lancianese nel racconto al Tgmax – ho sofferto moltissimo, tanto che mi sono risvegliata piangendo per il dolore”.
“Tutt’altra esperienza, invece, per lo stesso esame eseguito alcuni anni fa all’ospedale di Chieti. Non sentii nulla”, ricorda la 37enne.
E, infine, l’amara considerazione.
“Quasi tre anni per un esame diagnostico, poi non stupiamoci quando leggiamo sui giornali di giovani donne morte per tumore. Che fine ha fatto la prevenzione?”.