“La visita del ceo Carlos Tavares in Stellantis Europe Atessa (Chieti) è la conferma di quanto sia strategico questo stabilimento che negli anni ha dato moltissimo a Fiat e ai vari gruppi che si sono succeduti e che continua ad essere un punto di riferimento per il gruppo Stellantis”.

I sindacati attendono con ansia l’arrivo del numero uno della multinazionale italo-francese dell’automotive, in val di Sangro.
Alla vigilia, Fim, Fiom e Uilm sono pieni di aspettative.
“Ci aspettiamo due cose da questo importante evento industriale”, dice in particolare Nicola Manzi segretario Uilm Chieti-Pescara, “certezze sul futuro, sia a livello produttivo che occupazionale, e ciò significa che i numeri devo restare alti e che Atessa deve rimanere al centro della Business Unit per i veicoli commerciali leggeri e che il livello occupazionale sia mantenuto alto, visto anche il necessario ricambio generazionale degli ultimi anni”. Come secondo punto, la Uilm si aspetta “massima attenzione all’indotto ex Sevel, oggi Stellantis. Nel tempo le fabbriche della subfornitura del Ducato – prosegue Manzi al Tgmax – si sono altamente specializzate e hanno sempre dimostrato grande professionalità e fedeltà al prodotto, che è sempre stato leader nel mercato di riferimento. È necessario, dunque, in vista anche di nuovi investimenti sul fronte della rivoluzione elettrica dei veicoli e delle richieste che arriveranno anche dallo stabilimento polacco di Stellantis, stabilizzare l’indotto e rafforzarlo. Questo territorio deve tanto a Stellantis, ma è altrettanto vero che Stellantis deve tanto a questo territorio e alla sua forza operaia e produttiva”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Fiom e Fim.
“A Tavares vorrei chiedere se Stellantis sta progettando il nuovo furgone e, se sì, se questo sarà prodotto in Val di Sangro”, dice al Tgmax Alfredo Fegatelli, segretario Fiom Abruzzo e Chieti. Una seconda domanda da rivolgere al Ceo di Stellantis è la seguente, “Se si prevede in un futuro prossimo la produzione di furgoni elettrici o ad idrogeno in quantità significative nello stabilimento di Atessa”. Inoltre, ancora Fegatelli della Fiom vorrebbe “conoscere la quantità di investimenti che Tavares intende fare per la ex Sevel”.
Preoccupato per il futuro è Domenico Bologna, segretario Fim Cisl Abruzzo-Molise.
“Il vecchio reparto di Verniciatura è in chiusura – dice Bologna – il personale viene spostato a secondo reparto, che è stato potenziato, e in altri reparti come Lastratura e Montaggio. Ormai – sottolinea – a Gliwice in Polonia si producono circa 100mila furgoni l’anno, mentre ad Atessa la produzione scende: il record dei 300mila furgoni prodotti in un anno qui resterà un ricordo”. E nel frattempo “la stabilizzazione dei precari è diventata difficile, mentre sono aumentati i trasfertisti”.