“Uno s-Chieffo in faccia a Paolini: il centrodestra umilia Lanciano”.
Il segretario provinciale del Partito Democratico, Leo Marongiu, commenta così la mancata elezione del sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, quale componente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti, questa mattina all’assemblea dei sindaci che si è svolta ad Atessa.
“Nonostante la chiara e decisa scelta del centrosinistra di riconoscere al centrodestra la scelta del quinto membro nel comitato ristretto Sindaci Asl, il centrodestra si presenta diviso: si candidano Casalbordino, Gissi e Lanciano”.
“Mai punto più basso per l’autorevolezza di Lanciano che – commenta Marongiu – non si è vista riconoscere la candidatura unica nel proprio schieramento, di fronte all’astensione degli altri Sindaci del Comitato Ristretto Asl”.
“A questo punto, tra l’ingenuità e la cattiva fede, si chiede Marongiu in qualità di consiliere comunale di minoranza (Lanciano x tutti), che senso ha avuto l’ordine del giorno in Consiglio Comunale senza avere un accordo interno al centrodestra?”
“Che senso ha avuto esporre Paolini, di nuovo, ad una bocciatura (dopo le provinciali)?
Qualcuno ha interesse già ad indebolire Paolini nella corsa alla successione?”
Lanciano tramortita dal conflitto interno al centrodestra dove prevale Gissi e, dunque, Tiziana Magnacca.
“E gli amici di Magnacca in amministrazione comunale?”, si chiede infine Marongiu, riferendosi al gruppo consiliare di FdI che esprime l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Bomba.
“Finisce che Paolini, senza truppe e senza nemmeno il sostegno di alcuni comuni limitrofi di centrodestra (pazzesco! Manco due chiamate siete riusciti a fare?) è stato costretto al ritiro”.
Sulla mancata elezione del sindaco di Lanciano, forti critiche nell’ambito del centrodestra provengono anche dalla coordinatrice cittadina di Forza Italia, Tonia Paolucci, assessore comunale all’Ambiente e alla Sicurezza.