È stato conferito formalmente questa mattina, dalla Corte d’Assise di Chieti, l’incarico per la perizia medico legale che dovrà accertare la morte di Alina Cozac, avvenuta a Spoltore, in casa, il 22 gennaio 2023, nel processo che vede imputato di omicidio volontario il convivente della donna, Mirko De Martinis che secondo l’accusa l’ha strangolata.
Si tratta di un collegio peritale formato da Roberto Testi, direttore di medicina legale della Asl di Torino che verrà affiancato, come da lui stesso richiesto, dall’anatomo patologo Stefano Taraglio i quali inizieranno le operazioni peritali il 5 maggio prossimo e che si sono riservati 60 giorni.
La Corte d’Assise, presidente Guido Campli, giudice a latere Luca De Ninis, ha dunque fissato il termine del 4 luglio per il deposito della relazione mentre l’esame in presenza dei periti è fissato per il 16 luglio.
Quest’ultima udienza, in una giornata estiva, probabilmente si svolgerà nel palazzo di Pescara dal momento che nell’aula ‘Matteotti’ del palazzo di giustizia di Chieti, dove il processo è in corso, come ha evidenziato il presidente Campli, non funziona l’impianto di raffrescamento, oltre che quello di riscaldamento.
La disponibilità di un’aula negli uffici giudiziari pescaresi dovrà essere richiesta e autorizzata.
Oggi l’udienza di conferimento dell’incarico si è svolta in video conferenza con il Tribunale di Torino, in aula a Chieti erano presenti il procuratore aggiunto di Pescara, Anna Rita Mantini, che nelle scorse udienze ha chiesto la condanna all’ergastolo di De Martinis, mentre tutte le parti civili, assenti, erano rappresentate dall’avvocato Fernando La Rovere, l’imputato Mirko De Martinis, difeso dall’avvocato Michele Vaira, al cui posto è intervenuta l’avvocato Alessandra Palazzo.
Con la perizia, che era stata disposta nell’udienza del 31 marzo scorso, la Corte d’Assise di Chieti, chiede di accertare, previo tra gli altri, esame delle relazioni dei consulenti del Pm e della Difesa, della documentazione dell’autopsia e dei reperti istologici, se la morte della Cozac sia dovuta esclusivamente ad un’azione meccanica asfittica di natura volontaria o se sia compatibile anche con una causa naturale come lo scompenso cardiaco indotto da patologie pregresse in grado di innescare la fibrillazione ventricolare risultata irreversibile.