[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=HddDXnKQAnU[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 4 agosto 2016 – In pochi giorni sono state raccolte a Lanciano 700 firme contro il previsto arrivo di migranti, chi dice trenta chi sessanta, in località Villa Elce. Il comitato spontaneo ‘Villa Elce Unita’ ha spiegato i motivi della protesta in conferenza stampa, alla presenza dell’assessore comunale di Lanciano alle Contrade, Davide Caporale, e di alcuni consiglieri di minoranza. “Non siamo contro i profughi – dice la portavoce Fiorina Fedele – perché si tratta di persone che fuggono dalla povertà e cercano condizioni migliori di vita, ma chiediamo precise garanzie di sicurezza per loro e per noi residenti. Finora nessuno dà risposte certe, nemmeno il Comune. Inoltre la struttura privata, una ex Rsa acquistata all’asta, che si sta attrezzando, rischia di ghettizzarli e ciò può creare problemi sociali, non possedendo nessun spazio associativo esterno”. I membri del comitato si preoccupano anche per gli aspetti igienico-sanitari, considerato che in Italia sono in aumento le malattie già debellate, come la tubercolosi. Al Prefetto di Chieti i residenti di Villa Elce chiedono di garantire la sicurezza personale, per se stessi e per i profughi.
Contro l’arrivo dei profughi, Casapound ha affisso uno striscione dove era scritto “No al centro d’accoglienza. Prima gli Italiani”. Lo stesso comitato di cittadini si è subito dissociato dall’iniziativa. Nell’edificio, che in passato ha ospitato attività commerciali e di ristorazione, i residenti hanno visto montare 30 letti a castello. Operai sono inoltre impegnati in questi giorni a tinteggiare l’esterno del fabbricato di due piani. “La zona inoltre – proseguono dal Comitato – è scarsamente illuminata, sulla strada provinciale Lanciano-Val di Sangro transitano 15 mila auto al giorno. L’edificio preposto all’accoglienza confina direttamente con la strada, già teatro di numerosi incidenti stradali”.
Dal canto suo, l’assessore Caporale ha confermato che il comune di Lanciano non è stato ancora informato dalla Prefettura del presunto arrivo dei profughi, “ma – ha aggiunto – seguiremo la vicenda passo passo”. Previsto per venerdì un incontro in Prefettura, a Chieti. Quanto alla struttura in allestimento, l’amministrazione comunale ha tentato per due volte di accedervi “per controlli e verifiche, ma è stato negato l’accesso”. Altri controlli sono già stati eseguiti nei giorni scorsi, dal personale dei vigili del fuoco, Asl e funzionari prefettizi.
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