[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=TM7zrqZKyGg[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 4 novembre 2016 – Cadono uno dopo l’altro i pilastri della recente campagna elettorale del sindaco Mario Pupillo, a Lanciano: dopo la Virtus, tocca ad Ecolan. A dirlo è l’on. Fabrizio Di Stefano (Forza Italia), che in conferenza stampa commenta la sentenza del Tar Abruzzo con cui i giudici amministrativi hanno annullato l’atto per l’affidamento in house ad Ecolan Spa del servizio di igiene urbana, dichiarando inefficace il contratto stipulato. “Se questa sentenza, rinviata per mesi, fosse arrivata prima delle elezioni amministrative – commenta il deputato – forse il sindaco Pupillo non avrebbe potuto fare campagna elettorale portando in pompa magna i suoi 3 pilastri e cioè la Virtus Lanciano, la Ecolan e la sanità”.
Il ricorso al Tar era stato presentato da quattro aziende private che contestavano alla Ecolan, Spa pubblica costituita dai 53 comuni soci dell’ex consorzio rifiuti di Lanciano, il cosiddetto controllo analogo e l’attività prevalente della società. Problemi che la Ecolan credeva di aver superato con il nuovo statuto adottato dalla società partecipata, aumentando il numero del comitato ristretto dei sindaci da 7 a 9, ma nelle 24 pagine della sentenza i giudici amministrativi danno ragione ai ricorrenti. Se ne era parlato anche in consiglio comunale, come ricorda la capogruppo di Forza Italia Graziella a Di Campli, in merito al controllo amministrativo che i sindaci possono esercitare nei confronti della società partecipata.
Contro la sentenza del Tar, il Comune di Lanciano può presentare ricorso al Consiglio di Stato. In attesa di conoscere le intenzioni dell’amministrazione Pupillo, il deputato Di Stefano fa un’ultima considerazione: “Se è vero che la Ecolan offre il miglior servizio al costo più basso, perché non fare una semplicissima gara di appalto pubblica ed aperta dove questo principio verrebbe acclarato e, conseguentemente, la Ecolan se la aggiudicherebbe? Forse perché non sarebbe così? Forse perché un privato non indirebbe concorsi per 400 partecipanti a qualche mese prima delle elezioni per poi darne gli esiti a dopo le elezioni?”.
“Certo è che a questo punto – ha concluso l’on. Di Stefano – è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità e, di conseguenza, sarà mia premura chiedere alla Corte dei Conti di verificare tutto quanto accaduto e quanto potrebbe ancora accadere per valutarne eventuali danni erariali”.
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