“Non ci ho ripensato rispetto all’idea di andarmene dopo gli attentati – ha detto Sebastiani ai microfoni di ‘Radio anch’io sport’, aggiungendo “Questa è la squadra della mia città, è una mia creatura. Ho detto che lascio, ma a chi è meglio di me.

Di certo non lascio a avventurieri che vengono a qui a rubacchiare qualche soldo per poi andarsene e lasciare la squadra in tribunale. Io sono disponibile a farmi da parte, ci sono cicli che a un certo punto finiscono”.
Sebastiani è poi tornato sulle intimidazioni subite: “non mi piego a certi discorsi, preferisco semmai farmi da parte, non faccio patti col diavolo. Ma Pescara non può essere essere identificata con 4 personaggi che hanno voglia di far vedere che sono forti e che comandano. Mi spiace molto per la figura che Pescara ha fatto nei confronti di tutta la nazione”.