
È necessario un sussulto di civiltà. L’appello alla politica arriva dal vescovo di Pescara, Tommaso Valentinetti, in merito alla decisione della Honeywell di chiudere lo stabilimento produttivo di Atessa che occupa ad oggi 420 addetti oltre a 60 dell’indotto.
“Il moloch del capitale sacrifica tutto – dice il vescovo -. La vicenda della Honeywell mi riempie di angoscia e ripeto quanto già detto dal cardinal Bassetti: stigmatizzo il comportamento delle multinazionali che pensano solo al profitto”.
Il sito di Atessa (Chieti) sarà chiuso a metà del 2018, nel corso dell’ultimo periodo è stato realizzato il back up dei codici produttivi sviluppati nello stabilimento di via Ancona, assieme alla gestione finanziaria. I sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm denunciarono il progressivo spoliamento della fabbrica abruzzese a favore del nuovo impianto in Slovacchia, nella scorsa primavera.
”Mi auguro che le autorità competenti intervengano – prosegue Valentinetti nel suo appello – che ci sia un sussulto di civiltà, perché svendere il lavoro e la dignità del lavoro è fatto molto grave”.
Questo è un sistema che ha messo l’uomo al di fuori dei suoi interessi, incalza il presidente della Ceam, la conferenza episcopale d’Abruzzo e Molise, sostituendo i valori con la finanza e i soldi. “Dopo il crollo del Muro di Berlino c’è a tutti gli effetti una ideologia capitalista – conclude Valentinetti – e se pensiamo che anche i mezzi di informazione sono dominati dal grande capitale si capisce perchè è difficile creare una coscienza su queste materie per invertire la rotta”.