
Il sogno è quello di piazzare nel campo base dell’Everest la bandiera del Rifugio Fonte Tarì, meta tra le più frequentate della Majella occidentale.
Peppe Ardente, Andrea Monaco, Angelo Caprara, Lorenzo Ardente, Ewa Piechowiz e Luciano Carchesio sono i protagonisti di questa avventura targata Lama dei Peligni (Chieti): hanno preso un volo da Fiumicino per Kathmandu, in Nepal, da dove raggiungeranno l’altiporto di Lukla e, da quota 2.850 metri, partiranno per un trekking impegnativo.

Il campo base è a quota 5.300 metri di altitudine e a 54 km di distanza, trasportando da soli il bagaglio, senza l’aiuto degli sherpa.
Sette giorni per arrivare alla meta, necessari per un buon acclimatamento. Il ritorno dovrebbe concludersi in tre giorni.
“L’idea è nata durante le nostre serate al Rifugio – spiega Ardente -. Per vivere pienamente la Majella, abbiamo restituito decoro a Fonte Tarì: dopo anni in abbandono ora è un luogo ben attrezzato per escursionisti. Vogliamo unire con un filo ideale la nostra amata montagna con la cima più ambita e portare un po’ d’Abruzzo in Nepal“.