Prelevati campioni per esami tossicologici ed istologici

E’ morta sul colpo nell’impatto al suolo la piccola Ludovica, la bambina di 10 anni lanciata nel vuoto da un viadotto dell’A14 dal padre Fausto Filippone, 49 anni, che si è suicidato allo stesso modo dopo sette ore di trattative.
Lo conferma l’autopsia eseguita sul corpo della piccola dal medico legale Cristian D’Ovidio all’obitorio dell’ospedale di Chieti.
La ragazzina, secondo quanto appreso, è morta per la “lesività riportata nella precipitazione da grande altezza”.
Il viadotto Alento, a Francavilla al Mare (Chieti), è alto circa 40 metri.

L’esame autoptico sul corpo di Fausto Filippone ha confermato anche per l’uomo le stesse cause di morte della figlia.
Il medico legale ha prelevato campioni per esami tossicologici ed istologici, per capire se padre e figlia avessero assunto sostanze che potevano alterare le loro condizioni psicofisiche.
Gli agenti della Polizia Stradale di Pescara Nord trovarono padre e figlia seduti sul guard rail, un attimo prima che lui buttasse giù dal ponte la bambina.
L’autopsia eseguita sul corpo della madre conferma che Marina Angrilli è stata spinta dal balcone dell’appartamento di Piazza Roccaraso, a Chieti Scalo.