Fim, Fiom e Uilm lunedì 28 maggio a Roma

Il ministero del Lavoro ha bocciato la cassa integrazione richiesta per i lavoratori della Honeywell di Atessa (Chieti) dopo l’accordo del 16 febbraio, sottoscritto al Mise, per la chiusura dello stabilimento di turbo compressori che la multinazionale americana ha trasferito in Slovacchia. Lo rende noto la Fiom Cgil.
“Un fatto gravissimo – commenta il segretario provinciale Fiom di Chieti Davide Labbrozzi – che espone i lavoratori al rischio di licenziamento immediato dal primo giugno”.
“La Honeywell come Ponzio Pilato e per i lavoratori, oltre al danno, la beffa della mancata approvazione della Cigs” afferma Nicola Manzi, segretario Uilm Chieti.
La richiesta di Cigs presentata da Honeywell per il periodo dal 3 aprile 2018 al 2 febbraio 2019 è stata rigettata dal ministero del Lavoro in quanto “dal 1 giugno 2016 il trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale non può essere più richiesto nei casi di cessazione di attività produttiva dell’azienda o di un ramo di essa”.
E il programma di Cigs presentato dalla Honeywell “è sostanzialmente finalizzato – scrive il direttore generale – alla cessazione dell’attività di produzione di turbo compressori, che rappresenta l’attività principale dell’unità di Atessa”. Inoltre, il ministero motiva il rigetto dell’istanza con il fatto che “la maggior parte dei lavoratori interessati alle sospensioni (a zero ore e senza rotazione) e costituenti esuberi strutturali (331 dipendenti) sono proprio quelli addetti all’attività destinata a cessare”.
Fim, Fiom e UIlm presteranno a Roma, lunedì 28 maggio alle 10, davanti alla sede del ministero dello Sviluppo economico con cui venne sottoscritto l’accordo: “È un atto scellerato – dicono le segreterie – che contrasteremo con forza”.
Nell’accordo l’azienda si era impegnata a evitare i licenziamenti, prospettati da aprile, predisponendo il mantenimento di un’attività e l’utilizzo di Cassa integrazione straordinaria fino a febbraio 2019. Tra i punti positivi dell’accordo resta la concessione a titolo gratuito del capannone ad un’azienda interessata o affidata ad un advisor per la ricerca di imprese pronte a rilevare lo stabilimento con un progetto credibile, che sarà oggetto di valutazione.