Il pm Campo affida due consulenze a periti

Un bicchiere di plastica con cinquanta grammi di una polvere biancastra che, ad un prima analisi, è risultata contenere cocaina ma anche una sostanza diversa, oltre una siringa usata, al cui interno erano presenti un paio di gocce di una sostanza da identificare, sono stati trovati nell’auto di Fausto Filippone. Domenica 20 maggio l’uomo gettò la figlia di 10 anni, Ludovica, da un viadotto dell’A14, a Francavilla al mare (Chieti), lanciandosi anche lui nel vuoto dopo sette ore.
Nella mattinata, in precedenza, aveva ucciso la moglie, Marina Angrilli, 51 anni, gettandola – come accertato dall’autopsia sulla donna – dal balcone dell’appartamento di proprietà al secondo piano di una palazzina di Chieti Scalo.
La Procura della Repubblica di Chieti, secondo quanto si apprende da fonti investigative, attraverso il sostituto procuratore Anna Lucia Campo, titolare dell’inchiesta, ha affidato una consulenza sui due reperti (bicchiere e siringa) trovati a bordo dell’auto di Filippone, una Bmw X1, perquisita subito dopo il suicidio dell’uomo.
Una seconda consulenza è stata affidata ad un tecnico informatico, Davide Ortolano, per esaminare i telefoni cellulari di Filippone e quello della moglie: il telefono della donna è stato trovato addosso all’uomo, danneggiato dopo il volo dal viadotto.