Credevo ci avrebbero uccisi

Gonfiato di botte: è ridotto a una maschera il volto tumefatto del dottor Carlo Martelli, noto e stimato medico lancianese, rivlcoverato all’ospedale Renzetti in prognosi riservata, a seguito della violenta aggressione subita, assieme alla moglie Niva Bazzan, in casa la notte di domenica scorsa.
“E’ stato come un film dell’orrore quanto accaduto – commenta il medico dal letto d’ospedale – e provo una grande sofferenza interiore e se ci ripenso ogni tanto mi viene da piangere”. Il dott. Martelli parla dal letto di degenza del reparto chirurgia incontrando i giornalisti.
“Io e mia moglie eravamo convinti che saremmo stati fatti fuori – prosegue – per questo non ho pensato cosa conservare in mente per poi riferirlo. L’assalto dei rapinatori è stato fatto con una violenza di principio, stile militare”.
Rispondendo alle domande, il dottore ha detto “Tornerò in quella casa perché è la mia casa ed è confinante con l’abitazione della mia famiglia di origine. Se avessi la possibilità di prendere misure di difesa di certo non acquisterei mai un’arma per sparare a qualcuno per difendermi. Non ne sono capace. Una pistola la prenderei solo per fare il tiro al piattello”.