L’accoglienza del paese

Case addobbate a festa con bandiere italiane, statunitensi e dell’Unione europea: così il piccolo borgo di Pacentro (L’Aquila) ha accolto uno dei suoi figli illustri, Michael Richard “Mike” Pompeo, bisnipote di Paolo Pompeo e Gemma Pacella, che salparono in cerca di fortuna verso il New Mexico alla fine dell’800.
Il segretario di Stato USA fedelissimo di Donald Trump, che in precedenza gli aveva affidato la direzione della Cia, si è guardato attorno tutto il tempo per cercare le testimonianze dei racconti di famiglia.

Forte legame con le radici
“Qui mi sento a casa”, ha detto il segretario di Stato americano ai cronisti sul posto, sorridendo e stringendo mani ai residenti per lo più anziani.
“L’avevo promesso a mio padre e sono venuto”, ha aggiunto poi rivolgendosi ad una sua lontana parente, una Pompeo di 96 anni rientrata due anni fa dagli Stati Uniti proprio mentre era davanti alla casa in cui vivevano i suoi bisnonni. “Mio padre – ha aggiunto – ha sempre desiderato che vedessi questa casa”.
I commenti
“Questa visita dimostra quanto legame affettivo ci sia tra i nostri discendenti e i nostri emigrati con le loro radici e le loro origini”, ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “Spero che questo sentimento – ha aggiunto Marsilio – sia sempre più diffuso e che possa diventare l’arma in più nel mondo per farsi apprezzare e sviluppare la nostra offerta turistica. Quella di oggi è una occasione imperdibile per Pacentro, per farsi scoprire per le sue bellezze in tutto il mondo”.
A Mike Pompeo e alla moglie Susan il presidente Marsilio ha fatto dono, rispettivamente, di una raffigurazione del Guerriero di Capestrano e di una presentosa, due simboli dell’identità culturale abruzzese: “E’ una gioia darvi il benvenuto a braccia aperte in Abruzzo – ha detto il governatore – siamo orgogliosi di condividere le medesime radici e di apprezzare il profondo legame con la terra di origine. Un sentimento condiviso da centinaia di migliaia di emigranti e loro discendenti nel mondo intero, che vogliono riscoprire le origini e i luoghi di provenienza. L’Abruzzo è sempre pronto ad accoglierli, e stiamo lavorando per rendere più facili e diretti i collegamenti attraverso l’apertura di voli intercontinentali da e per l’aeroporto di Pescara. Ci auguriamo che i rapporti tra i nostri governi siano sempre più improntati da spirito di amicizia e collaborazione, evitando grane commerciali che producono solo danni ad entrambe le parti”.
“Sono assolutamente soddisfatto per il fatto che durante una visita il Segretario di Stato Usa, quindi una persona a livello mondiale molto influente, abbia ricordato e abbia avuto il desiderio di tornare qui a Pacentro”, ha commentato il sindaco del paese abruzzese, Guido Angelilli. “Quello che conta – ha sottolineato – è che abbia sentito il richiamo di un paese piccolo dell’entroterra abruzzese, questo per me è molto importante dal punto di vista umano”.
“Sono contento per la visita del segretario di Stato Usa”, ha detto il proprietario della casa dove abitavano i bisnonni di Pompeo, Vincenzo De Capite Mancini. “Dopo essere tornato dal Canada, ho acquistato la casa negli anni Ottanta – ha spiegato – da una nipote della famiglia, Gemma, che risiedeva in America a Detroit. Negli anni qualcosa è stato modificato nell’abitazione, altro è rimasto come era. Attualmente ci abito con la mia famiglia”.

Un abruzzese doc
Non solo i bisnonni, anche i nonni paterni di Mike erano entrambi abruzzesi: sua nonna Fay, nata nel 1910, venne alla luce nella zona mineraria di Dawson (New Mexico) dove tre anni prima erano emigrati i genitori Giuseppe Brandolino e Carmela Sanelli, entrambi di Caramanico (Pescara). In seguito Fay sposerà Harry Pompeo e, dal loro matrimonio, nascerà Wayne Richard, padre di Mike.
Pompeo in Italia e in Vaticano
Mike Pompeo si è recato a Pacentro, paese di origine dei bisnonni paterni, in occasione della visita di Stato di 4 giorni in Italia e in Vaticano.
Il primo ottobre, l’incontro con il premier Giuseppe Conte a palazzo Chigi e con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ricevuto Pompeo al Quirinale. Il 2 ottobre l’incontro con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
La giornata del 3 ottobre è iniziata con l’udienza da Papa Francesco: insieme, ha riferito il portavoce di Pompeo, “Hanno riaffermato l’impegno degli Stati Uniti e della Santa Sede a favore della libertà religiosa in tutto il mondo, e in particolare della protezione delle comunità cristiane in Medio Oriente. Il segretario e Papa Francesco hanno anche discusso degli sforzi continui degli Stati Uniti e della Santa Sede per promuovere la democrazia e i diritti umani a livello globale”.
Nelle prime ore di stamane, Pompeo ha diffuso su Twitter una dichiarazione sul suo incontro di ieri in Vaticano con il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e col segretario per i Rapporti con gli Stati, arcivescovo Paul Richard Gallagher. “Grato per la continua cooperazione del Vaticano per promuovere la libertà religiosa, proteggere le minoranze religiose, porre fine alla catastrofe umanitaria in Siria e affrontare le sofferenze del popolo venezuelano”, ha scritto il segretario di Stato Usa.
