Quarantacinquemila euro

“Non esiste nessun taglio e nessuna sottrazione di risorse nei confronti di Lancianofiera ma vi è solo un ripristino delle somme al bilancio 2019 nello specifico capitolo come da art. 4 della LR 73/95”.
A dichiararlo sono gli assessori regionali Nicola Campitelli (Lega) e Mauro Febbo (FI), in replica a Leo Marongiu (PD), presidente del consiglio comunale di Lanciano (Chieti).
“Invitiamo Marongiu a studiare meglio gli atti e norme del consiglio regionale o quanto meno lo invitiamo a raccordarsi con il sindaco Pupillo, il presidente Ferrante ed il suo datore di lavoro Silvio Paolucci prima di rilasciare dichiarazioni senza alcun fondamento”, scrivono in una nota congiunta i due assessori regionali.
A Lancianofiera, riferiscono Febbo e Campitelli, è stato deliberato il contributo ordinario annuale di circa 45 mila euro. Per il triennio 2016- 2018, il precedente governo regionale aveva invece concesso un contributo eccezionale di 140 mila euro, “votato anche dal sottoscritto in consiglio”, precisa Febbo all’epoca all’opposizione: non tanto per “riqualificare il padiglione 2”, specificano i due componenti la giunta Marsilio, “ma soprattutto per sanare il debito accumulato negli anni”.
“Ribadiamo che il contributo eccezionale spettava fino al 2018 e che, per un mero errore di trascrizione, è stato inserito anche nel bilancio 2019 e quindi, dopo un confronto sia con Pupillo sia con Ferrante, è stata reintegrata la somma dovuta di circa 45 mila euro”.
“Questo Governo regionale – rimarcano Febbo e Campitelli – continuerà sia a garantire il contributo ordinario previsto per Legge regionale all’ente Lancianofiera sia supportare il Polo fieristico regionale con progetti volti alla concreta riqualificazione ed ammodernamento dei padiglioni e non a semplici sanatorie di debiti di cassa”.
“Infine – concludono i due assessori regionali – la Regione Abruzzo oggi è impegnata con attenzione e dedizione a lavorare per Lanciano, la Frentania e altri territori abruzzesi per rilancio di tutti i settori, dalla cultura al turismo passando per ambiente, dissesto e sviluppo economico”.