Dopo la perizia

Si riparte a pieno ritmo mercoledì 29 gennaio, con il primo turno delle 5.45 in Sevel, ad Atessa (Chieti).
La fabbrica del Ducato ha ricevuto il nulla osta per ripristinare la Ute 1 di Lastratura, ferma e posta sotto sequestro a seguito dell’incidente mortale avvenuto il 3 gennaio scorso.
La procura di Lanciano, che indaga sulla morte del giovane manutentore esterno Cristian Terilli, ha disposto il ripristino dell’impianto nella linea delle fiancate sinistre corte.
Di conseguenza verranno richiamati al lavoro i 700 operai per i quali si era resa necessaria la casa integrazione ordinaria parziale, che ha interessato dal 7 gennaio scorso i reparti di Lastratura, Montaggio e Verniciatura.
Dopo il provvedimento del pm, in fabbrica si è svolto un incontro tra la direzione aziendale e il comitato esecutivo sindacale, a seguito del quale è stata presa la decisione di riprendere i turni regolari. La procura ha chiesto alla Sevel la certificazione di messa in sicurezza dell’impianto posto a sequestro, ai sensi della 81/2008; non ha invece disposto il dissequestro, in attesa dell’esito della perizia eseguita dai due consulenti.
Il commento dei sindacati
“È un bene per il territorio – commenta a caldo Domenico Bologna, segretario Fim Cisl Abruzzo Molise – oltre al rientro dei 700 in Cigo, ripartono a pieno regime anche l’indotto e quindi parecchi giovani interinali tornano al lavoro. Una boccata d’ossigeno per tutti”.
La Fim inoltre auspica che “gli ispettori nominati dalla procura abbiano chiarito le drammatiche circostanze che hanno determinato la morte del povero Cristian. Come Fim Cisl abbiamo la massima fiducia nelle istituzioni e nella magistratura, è importante che venga fatta chiarezza sull’accaduto. Queste tragedie non devono più accadere, in un paese civile non si può più tollerare la perdita della vita sul posto lavoro. Come Fim chiederemo nelle prossime ore un incontro con la direzione aziendale per sapere i contenuti della relazione tecnica”.
“Finalmente la procura ha disposto che la Sevel riprenda la normale attività lavorativa – commenta Nicola Manzi, segretario Uilm Chieti Pescara -. Questa decisione cancella la cassa integrazione, le incertezze occupazionali per i dipendenti dell’indotto e la ripresa dell’economia abruzzese legata allo stabilimento del Ducato”.