Pluripremiata a Castel San Pietro Terme

Rosmarino, coriandolo e arancio (agrumi) sono le specialità di miele per le quali L’Ape e l’Arnia di Altino (Chieti) è stata premiata a Castel San Pietro Terme (Bologna) il 20 settembre scorso, in occasione della 40ma edizione del prestigioso concorso nazionale “Grandi mieli d’Italia – Tre gocce d’oro”.
Anche quest’anno, nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia in tutti i settori lavorativi, l’azienda altinese si è distinta per la qualità della propria produzione, risultando ancora una volta tra le più premiate con quattro riconoscimenti: 3 gocce d’oro per il miele al rosmarino, 2 gocce d’oro ciascuno per il miele al coriandolo e il miele all’arancio (agrumi) e, infine, un’altra goccia d’oro per il miele all’arancio (agrumi).
Tanta soddisfazione per Giulio Iacovanelli, che condivide la passione di apicoltore con la famiglia, la moglie Diana D’Orazio e i figli.
“Vorremmo dire che è stato facile, che non abbiamo avuto paura e che non ci siamo trovati in situazioni spiacevoli ma purtroppo non è stato così”, raccontano i produttori che fanno del nomadismo professionale un punto focale dell’attività, seguendo le fioriture e trasportando le arnie dal centro al sud della penisola.
Al concorso nazionale, organizzato dall’Osservatorio Nazionale Miele, hanno partecipato quest’anno 472 apicoltori, con 1222 mieli in gara, confermando l’importanza e l’autorevolezza che il premio ha raggiunto a livello nazionale, un evento sempre più seguito anche per le sue finalità di servizio all’apicoltura.
Per la selezione dei migliori mieli d’Italia hanno lavorato 66 esperti dell’analisi sensoriale, a cui hanno fatto seguito le analisi di laboratori specializzati.
L’Ape e l’Arnia è risultata l’unica azienda abruzzese premiata con “Tre Gocce d’Oro”, per il miele al rosmarino, tra le 22 aziende italiane alle quali è stato conferito il massimo riconoscimento.
Nella motivazione della giuria che assegna il premio, si legge che “contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il miele al rosmarino non ha aromi che richiamano la pianta di origine, ma risulta particolarmente delicato, con netti richiami floreali che lo rendono un miele molto apprezzato”.
“Questi premi sono frutto di sacrifici, amore, conoscenza e passione per il proprio lavoro e quest’anno li vorremmo dedicare a tutti i nostri clienti”, dicono gli Iacovanelli che raccontano le difficoltà vissute con la paura del contagio da coronavirus e di “autostrade deserte” durante il lockdown, di “sorrisi nascosti” dietro le mascherine e “notti insonni nel camion”, hotel chiusi e pranzi fugaci consumati al sacco.
La lavorazione del miele è rimasta quella tradizionale, da cinque generazioni, “eseguita a freddo, con il solo ausilio di centrifuga – spiegano gli apicoltori – senza alcun processo che possa alterare le qualità organolettiche e nutritive del nostro prodotto che, dunque, risulta puro, genuino e naturale”.
Oltre al miele, l’Azienda Iacovanelli realizza un’ampia gamma di prodotti a base di miele, propolis, pappa reale, polline, caramelle e la grappa al miele ed idromele.