Accade a Lanciano

Controllare il popoloso quartiere di Santa Rita, a Lanciano (Chieti), con il pattugliamento quotidiano delle strade da parte delle forze dell’ordine.
Dopo la rissa di fine giugno, che vide due famiglie rom contendersi a suon di mazze e spranghe un alloggio popolare, la tensione aumenta. Residenti e commercianti raccolgono le firme e presentano un esposto in procura. Non ne possono più di minacce, insulti e soprusi quotidiani.
Alcuni “soggetti” del posto, “delinquenti abituali” già noti alla giustizia, se la prendono con le fasce più deboli della popolazione. “Molto spesso anziani, bambini e adolescenti vengono terrorizzati – scrivono i querelanti – affinché non si ribellino e non denuncino i soprusi quotidiani”.
Ma la voglia di riscatto sociale è tanta, soprattutto dopo la riappropriazione dello spazio pubblico che Ecolan ha allestito come Ecoparco, per la raccolta differenziata e servizi per il tempo libero. Una struttura depredata di alcuni arredi sin da prima dell’inaugurazione, avvenuta l’11 settembre scorso, ma l’attenzione della gente perbene è alta.
“Siamo determinati a denunciare ogni volta”, scrivono al procuratore, “perché siamo convinti che solo con la collaborazione tra popolazione e forze dell’ordine si possa garantire la legalità e recuperare quella serenità che oggi manca”.
La situazione a “S.Rita” è diventata insostenibile. “Il quartiere sta acquistando una triste fama, con la conseguenza che molti ne evitano la frequentazione nel timore di subire scippi e furti, o essere minacciati e coinvolti in discussioni”, si legge ancora nell’esposto.
“Cittadini, associazioni e commercianti stanno lavorando duramente al fine di valorizzare il quartiere sia dal punto economico che culturale, ma – lamentano – sempre più spesso si trovano a dover affrontare spiacevoli situazioni”.
“La presenza di alcuni individui che bivaccano nelle strade e che entrano nelle attività commerciali con fare minaccioso e prepotente, spesso in stato di alterazione, oltre che ledere la serenità dei negozianti e dei clienti, allontana la clientela – concludono i negozianti – frustrando gli sforzi che i gestori affrontano in questa già difficoltosa situazione economica generale”.