Parla il difensore
“E’ una esagerazione”, così l’avvocato Alessandro Troilo torna a chiedere la scarcerazione dai domiciliari per il suo assistito Marcello Rosato, il preside del liceo classico di Lanciano (Chieti) arrestato a giugno scorso con l’accusa di atti sessuali su un alunno di 17 anni, per episodi avvenuti a Ortona dove era dirigente scolastico alcuni anni fa e in una casa di San Vito Chietino.
Oggi è iniziato il processo, a Chieti. “Non si è costituita parte civile la presunta persona offesa”, riferisce l’avvocato Troilo, mentre sono state fatte le richieste di prova sia del pubblico ministero che della difesa. Il tribunale ha deciso di rinviare al 2 febbraio 2021 per ascoltare i testi dell’accusa.
“Per quanto riguarda la misura cautelare in atto, si dovrà pronunciare il tribunale”, dice ancora al Tgmax l’avvocato Troilo. Rosato, ricorda il difensore, “è agli arresti domiciliari da 3 mesi e 17 giorni”.
“L’imputazione che gli viene rivolta è di aver compiuto atti sessuali – ribadisce il difensore – e non si tratta né di violenza sessuale né di pedofilia”.
“Questo è l’unico episodio. Le indagini di polizia non hanno accertato altre tipologie di reati con abuso di autorità, quindi non c’è un pericolo di recidiva”.
“Questa vicenda lo ha molto prostrato – conclude infine l’avvocato Troilo – anche se Rosato è una persona molto forte”.