A Lanciano

”L’episodio di Lanciano va enucleato da tutto quello che è un contesto generale che non è la movida, che non è il disagio giovanile. E’ un episodio molto particolare, che riguarda situazioni di degrado che in tutto il mondo esistono”.
A parlare è il prefetto di Chieti, Armando Forgione, al termine del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi oggi a Chieti, durante il quale si è parlato della misure contenute nel Dpcm del 20 ottobre ma anche della violenta aggressione a Giuseppe Pio D’Astolfo, 18enne di Lanciano, avvenuto nella notte fra sabato e domenica scorsi.
“Lanciano non è diventata il centro di tutta la delinquenza della provincia di Chieti, non è così – ha aggiunto il prefetto – il degrado c’è a Lanciano e in tutti i paesini, paesi e città della provincia di Chieti”.
Il prefetto mette, invece, in risalto il lavoro e l’efficienza dimostrata dalle forze dell’ordine, “che neanche in 24 ore hanno subito individuato chi era il gruppo autore dell’aggressione, tra quelli c’è sicuramente quello che ha tirato il pugno”.
Forgione lancia un monito alla Regione Abruzzo, tramite la Tua Spa, titolare della Sangritana Spa e dell’area teatro dell’aggressione. La Prefettura è pronta a fare una diffida se l’ex stazione ferroviaria non verrà ripulita. ”Qualora non fosse adempiente – ha detto Forgione – siamo pronti a intervenire con una diffida chiara e ufficiale nei confronti della società, a quelli che sono i responsabili di quell’area”.