Scoppio nel pomeriggio
Il botto a fine turno, poco dopo le 14, alla Esplodenti Sabino Srl di Casalbordino (Chieti): Carlo Spinelli del posto, 54 anni, Paolo Pepe di Pollutri, 45 anni, e Nicola Colameo di Guilmi, 45 anni, sono le vittime della decima tragedia riconducibile agli esplosivi in Abruzzo, in una storia di ventuno morti sul lavoro lunga 30 anni.
I tre operai stavano portando a smaltimento nell’altoforno “una cassetta di razzi di segnalazione delle barche, quando per autocombustione è partita la deflagrazione”, spiega il sindaco Filippo Marinucci al Tgmax.
Per i tre vastesi non c’è stato scampo. I soccorritori hanno trovato i loro corpi esanimi vicini.
Sul posto il 118, gli artificieri dei carabinieri, le varie forze dell’ordine e i vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti con vari distaccamenti, che hanno anche sorvolato in elicottero la zona.
L’azienda si estende per una ventina di ettari e occupa decine di addetti: la demilitarizzazione e la distruzione di esplosivi è il core business.
I soccorsi sono coordinati dalla Prefettura di Chieti. Il traffico è interdetto per circa 7 km sulla Statale 16 Adriatica, dal Lido Le Morge di Torino di Sangro al Lido di Casalbordino, all’innesto con il casello A14 Vasto nord.
La Procura di Vasto ha aperto il fascicolo d’inchiesta.
Esplosivi: una lunga storia di incidenti, 21 vittime
Ancora morti per esplosivi in Abruzzo e ancora un incidente per la Esplodenti Sabino di Casalbordino. Ai tre morti di oggi nella azienda frentana si deve aggiungere Bruno Molisani, che nel 1992 aveva 48 anni e che saltò in aria per colpa di una spoletta, che innescò una esplosione. Da allora la azienda frentana ha visto altre sciagure: due i feriti gravi rimasti coinvolti nell’esplosione avvenuta nel 2009. Uno degli operai subì ustioni di secondo e terzo grado su 70 per cento del corpo. Nel 2015 nella sede di Noceto (Parma) poi altri due operai subirono fratture e ferite gravi a seguito di una nuova esplosione. Negli ultimi 30 anni si segnalano 10 casi di esplosioni da polvere pirica sia in aziende di fuochi d’artificio o depositi: i più gravi furono quelli di Balsorano (L’Aquila) quando a saltare in aria fu una fabbrica di fuochi d’artificio che provocò 6 morti e 4 feriti. Altri gravi incidenti da menzionare si registrarono nel 2013 a Cipressi di Città S.Angelo (Pescara) con 4 morti tra lavoratori e proprietari di una azienda di fuochi pirici, a cui si aggiunse tragicamente a distanza di 6 mesi il decesso del vigile del fuoco Berardinucci per le ferite causate da un’altra esplosione, al quale è stata intitolata successivamente la caserma del Corpo a Pescara. L’anno successivo fu la volta della tragedia di Tagliacozzo (L’Aquila) quando nel luglio del 2014 saltò in aria l’azienda Paolelli uccidendo sul colpo 3 persone. Con la tragedia di oggi nella fabbrica Esplodenti di Casalbordino sale così a 21 il calcolo tragico delle vittime in Abruzzo dal 1992 ad oggi.
La notizia delle 15.21
Sarebbero 3 le vittime alla Sabino Esplodenti Srl di Casalbordino (Chieti). La tragedia si è consumata nel pomeriggio, poco prima delle 14.30.
La notizia è confermata al Tgmax dal sindaco Filippo Marinucci: “Sono stato allertato dal prefetto”, riferisce il primo cittadino, “mi sto recando ora sul posto”.

Il traffico è bloccato sulla Statale 16 Adriatica, alla rotatoria di località Le Morge di Torino di Sangro, per chi viaggia in direzione sud fino al Lido di Casalbordino, per un tratto di circa sette chilometri, per chi si reca a nord.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti i vigili del fuoco di Vasto, l’elisoccorso da Pescara, carabinieri, agenti del commissariato di Vasto e della polizia locale. Oltre alle tre vittime accertate, ci sono anche diversi feriti.
Tutta l’area è stata interdetta al traffico, di fatto la Statale 16 è tagliata in due. Per i soccorsi le ambulanze sono partite dagli ospedali di Lanciano, Vasto e Ortona, oltre all’elicottero del soccorso da Pescara. Evacuato anche un grande distributore di benzina nei paraggi dal quale sono stati fatti andare via molti tir che operano della vicina zona industriale.
Il video dei vigili del fuoco
Le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti operano in stretta collaborazione con gli artificieri dei carabinieri. Chiuse a scopo precauzionale la Strada Statale 16 e la ferrovia Adriatica, evacuate le abitazioni vicine ed una struttura alberghiera nelle vicinanze. Nelle immagini la ricognizione dell’elicottero Drago 54 dei vigili del fuoco, a distanza di sicurezza fino al termine delle verifiche.
L’azienda di esplosivi
La Sabino Esplodenti si trova in contrada Termine, in un’area di oltre 20 ettari. Si occupa di “demilitarizzazione, distruzione di esplosivi, consulenza per le bonifiche di terreni da ordigni bellici, inertizzazione air-bag, pretensionatori e razzi da segnalazione. Il trasporto dei materiali esplosivi (Classe 1) – si legge inoltre sul sito aziendale – sono garantiti con mezzi propri omologati ADR classe 1 oppure tramite società collegate”.
Un centinaio il personale impiegato. L’azienda, che si trova in contrada Termine in un’area di oltre 20 ettari, conta un centinaio di dipendenti e si occupa di demilitarizzazione, recupero, smaltimento e distruzione di esplosivi.
Il cordoglio del sottosegretario Sibilia
”Dai Vigili del Fuoco mi arriva la notizia di una esplosione a Casalbordino in un deposito di esplosivi. Tre vittime purtroppo a quanto si apprende a caldo. Ringrazio il comando di Chieti visitato in ottobre per il servizio che stanno svolgendo. Un sincero abbraccio alle famiglie delle vittime”. Lo scrive su Twitter il sottosegretario al ministero dell’Interno Carlo Sibilia (M5S).
Coordinamento dei soccorsi
Il Prefetto di Chieti Armando Forgione ha convocato una video riunione urgente del centro di Coordinamento dei Soccorsi per affrontare l’emergenza della tragedia di Casalbordino. Alla riunione sono stati convocati la Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Asl di Chieti, Arta, Ferrovie, il concessionario della A14 e l’Anas.
Il cordoglio di Marsilio
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dopo essere intervenuto in Consiglio regionale per manifestare la vicinanza ai famigliari delle vittime dell’incidente di Casalbordino e il cordoglio della giunta e del consiglio, ha lasciato i lavori dell’aula per raggiungere il luogo dell’esplosione.
Nessun ferito
Non ci sarebbero feriti secondo una prima ricostruzione di fonti sanitarie in merito alla tragedia della Sabino Esplodenti di Casalbordino. Lo si apprende nonostante siano state inviate tempestivamente ambulanze da vari ospedali e anche un elicottero del 118 da Pescara. Le tre vittime sono state ritrovate una a poca distanza dall’altra, in una delle casematte dell’azienda.
Il medico del 118 una volta sul posto ha effettuato la constatazione di decessi dei 3 operai. Sul posto anche il medico legale. Al momento nella struttura sono impegnati solo gli addetti interni alla sicurezza e i vigili del fuoco: tutti gli altri sono tenuti rigorosamente a distanza. La Procura di Vasto si è attivata per aprire un fascicolo sull’accaduto.