L’insano gesto prima di mezzanotte

“Era tranquillo, il rischio suicidio era basso”. Al Tgmax parla Giuseppina Ruggero direttrice del carcere di Vasto (Chieti), dove ieri in tarda serata si è tolto la vita Sabatino Trotta, direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara, arrestato per aver pilotato un appalto della Asl pescarese da oltre 11 milioni di euro.
Il medico, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara, era finito in carcere nell’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza, insieme a Domenico Mattucci, legale rappresentante della cooperativa sociale La Rondine di Lanciano (Chieti), società del Consorzio Coop. Sociali Sgs di Lanciano, e alla coordinatrice della stessa cooperativa Luigia Dolce, di Pescara.
Trotta era stato portato nel penitenziario di Vasto (Chieti), dove “si è tolto la vita impiccandosi alle 23.30” di ieri sera, riferisce inoltre la Ruggero al Tgmax, utilizzando “la cinta della tuta che indossava quando è stato trasferito” alla Casa Lavoro di Torre Sinello.
Arrivato alle 15.30, “lo abbiamo accolto io e il comandante della polizia penitenziaria – prosegue la direttrice – era molto tranquillo”. Il primario era stato messo “in isolamento, come da protocollo Covid per i nuovi arrivati” nella struttura penitenziaria.

L’inchiesta e le accuse
In conferenza stampa, al tribunale di Pescara, il medico era stato definito dal pm di Pescara Anna Rita Mantini “soggetto chiaramente dirottatore dell’iter pubblico ordinario e regolare”, sottolineando come “a beneficio dei più deboli si dovrebbero utilizzare e fare servizi migliori e non, come nel caso specifico, oggetto di mercimonio grave, illecito e reiterato”.
Trotta era finito in prigione con le accuse, che condivideva con Mattucci e Dolce della Rondine, di corruzione, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti (leggi QUI).
Noto come medico, aveva intrapreso anche la carriera politica: alle scorse elezioni regionali in Abruzzo era risultato primo dei non eletti in quota a Fratelli d’Italia.
Marsilio: sono scioccato
“Sono scioccato, un fatto che mi ha profondamente turbato”. Così, all’Adnkronos, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sul suicidio, in carcere a Vasto (Chieti) di Sabatino Trotta. Lo psichiatra, 55 anni, residente a Spoltore (Pescara), arrestato ieri con l’accusa di aver pilotato un appalto della Asl di Pescara da oltre 11 milioni di euro, si è tolto la vita impiccandosi in cella. “Ero già sconvolto ieri – afferma Marsilio – dopo aver seguito la vicenda giudiziaria: il quadro accusatorio che la Procura ha fatto è durissimo. Oggi lo sgomento è maggiore, soprattutto sul piano umano. Ho conosciuto Trotta – rammenta – durante la campagna elettorale delle Regionali, poco più di due anni fa. Una persona di assoluto valore, etico e civile. A Natale 2018 ho partecipato ad una cena, da lui organizzata, per raccogliere fondi a scopo benefico. In quel frangente lui mi disse che gli sarebbe piaciuto candidarsi e fui ben contento visto il suo livello professionale e il prestigio sociale. Gestiva una onlus dando il cuore. Era accreditato, rispettato e benvoluto e, ieri, ho sperato che riuscisse a provare la propria estraneità ai fatti contestati dalla magistratura. Invece l’epilogo è stato drammatico e sconvolgente. Era il professionista che risolveva le situazioni quando un ragazzo voleva lanciarsi da un viadotto o quando qualcuno si barricava in casa minacciando di fare stragi”.