Operazione dei carabinieri
C’è il video delle telecamere di videosorveglianza a cristallizzare l’episodio di violenza, avvenuto la sera del 18 aprile scorso, a Lanciano (Chieti) nella zona industriale di Follani.
I carabinieri della Compagnia di Lanciano, diretti dal maggiore Vincenzo Orlando, hanno consegnato il filmato alla procura: in un solo minuto dei 30 complessivamente registrati, si vedono i protagonisti della sparatoria, con i due gruppi di albanesi che si affrontano.
Le immagini sembrano incastrare Altin Pojana, 39 anni, residente a Fossacesia, mentre spara alle spalle ad un connazionale, 28enne, ancora ricoverato in un centro riabilitativo per recuperare le principali funzioni vitali, interrotte dalla lesione al midollo spinale, provocatagli dal proiettile.
Per la vicenda, oltre a Pojana, sono stati arrestati altri 3 albanesi residenti ad Altino: Amarildo Ferko, 23enne, e Behar Gjoka e Florence Kurti, entrambi 25enni e residenti in località Selva.
Nell’agguato teso da uno dei due gruppi, dopo alcuni screzi avvenuti in un bar in centro a Lanciano, è rimasto ferito da un bastone di ferro anche un secondo albanese, che riportò 15 giorni di prognosi.
I quattro arrestati hanno sempre negato di avere con loro una pistola e di aver sparato, ora sono chiamati dalla giustizia a rispondere di concorso in tentato omicidio.
Lo scorso 21 giugno il gip di Lanciano respinse la richiesta degli arresti domiciliari, avanzata dai difensori, in quanto la procura era già in possesso di alcuni frammenti video in cui, per la prima volta, veniva accertato il momento dell’esplosione del colpo di pistola. L’arma non è stata ancora trovata.