Mezzo litro

Per la prima volta le forze dell’ordine intercettano a Lanciano (Chieti) la cosiddetta droga dello stupro: gli agenti del commissariato locale, diretti dal vice questore Lucia D’Agostino, hanno colto in flagranza un lancianese di 40 anni mentre riceveva il pacco contenente lo stupefacente da un corriere espresso.
L’uomo è stato arrestato, il pm Francesco Carusi ha disposto i domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Il fatto
Il pacco aveva un mittente dell’estero.
Il flacone posto sotto sequestro dalla polizia conteneva mezzo litro dell’ecstasy liquida, una quantità ritenuta abnorme dagli investigatori, in quanto ne basta una sola goccia immessa in una qualsiasi bevanda per scatenarne l’effetto e ottenere lo stordimento della vittima.
Un episodio che desta preoccupazione in città e “particolare allarme sociale nel territorio frentano – commenta il Commissariato – anche per gli effetti devastanti che produce nonché per l’uso smodato che i giovani ne possono fare, anche in considerazione del basso costo della singola dose”.
Il 40enne era tenuto sotto controllo dagli agenti di polizia, nell’ambito di un servizio di prevenzione antidroga, soprattutto con la maggiore diffusione nel periodo estivo.
Per l’uomo l’accusa è di detenzione di ecstasy liquida a fini di spaccio.
Gli effetti del GBL
Il liquido contenuto nel flacone, inodore e incolore come l’acqua, è stato analizzato dalla polizia scientifica che lo ha classificato come GBL, acido gamma burritolattone, più comunemente chiamato “droga dello stupro”, in quanto viene utilizzato per eliminare i freni inibitori delle ignare vittime fino allo stordimento.
La sostanza psicoattiva sequestrata sortisce effetti sedativi e dissociativi, causando amnesia nelle vittime e, in casi più gravi, anche l’arresto cardiocircolatorio.