Danneggiata una Smart

I carabinieri della compagnia di Ortona (Chieti) hanno denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica per i minorenni di L’Aquila per getto pericoloso di cose e danneggiamento aggravato cinque adolescenti del posto che qualche pomeriggio fa, con una improvvisata sassaiola partita dalla balconata della Passeggiata Orientale, hanno centrato una Smart in transito su via Marina.
“Alla guida c’era una ragazza che – riferisce il capitano Luigi Grella, comandante Compagnia – è rimasta solo per caso illesa in quanto il sasso, dopo aver infranto il tetto in vetro, è stato fermato insieme alle schegge dalla tendina parasole, ma che comunque sono entrati nel piccolo abitacolo della due posti”.
Dalle indagini, svolte dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, è emerso che un gruppetto di cinque adolescenti aveva ideato il gioco che consisteva nel calciare quanto più lontano possibile dalla balconata della Passeggiata orientale i ciottoli prelevati dal monumento ai caduti del mare.
L’insana trovata ha innescato così una fitta sassaiola, con uno dei ciottoli che ha centrato in pieno la piccola Smart in transito.
La giovane alla guida, nonostante il colpo con i frammenti di vetro ed il sasso entrati nell’abitacolo, è riuscita comunque a mantenere il controllo dell’auto ed a fermarsi in sicurezza.
Il gruppetto, dopo essersi reso conto di quanto avvenuto a causa del rumore del vetro infranto, si è dapprima affacciato dalla balconata e poi si è allontanato, consapevole della bravata.
Sul posto è intervenuta una gazzella dei carabinieri, coadiuvata da una pattuglia della polizia municipale, che ha prestato soccorso alla ragazza e recuperato alcuni dei sassi.
Le indagini sono state avviate con la visione delle registrazioni delle telecamere di vigilanza comunali e, grazie anche a diverse testimonianze raccolte nei giorni seguenti sul posto, uno alla volta i ragazzi sono stati identificati.
Messi di fronte all’evidenza dei fermo immagine delle telecamere, alcuni hanno ammesso le loro responsabilità e, senza però volersi giustificare, anche detto di non aver considerato di poter provocare un danno ed un pericolo così gravi perché in fondo, per loro, “era un semplice gioco ideato sul momento”.