Le motivazioni

E’ un appello che in 18 tra associazioni e partiti di minoranza rivolgono a tutta la città di Lanciano (Chieti) con l’invito a partecipare alla protesta contro l’apertura al traffico del terzo tratto carrabile del Corso Presentoso.
La Giunta Paolini, al contrario di quanto deciso dall’amministrazione comunale precedente, ha deciso che viale delle Rose sarà riaperto al traffico veicolare, nel tratto chiuso da oltre due anni, da largo Dellarciprete a subito dopo l’incrocio con corso Trento e Trieste. Meno di un centinaio di metri di isola pedonale che, in tempo di pandemia, ha risparmiato la rottura delle fragili mattonelle della nuova pavimentazione e consentito alla cittadinanza di usufruire di un ampio spazio di ingresso al rinnovato parco Villa delle Rose.
La decisione della riapertura al traffico ha suscitato tante reazioni avverse, dai banchi della minoranza consiliare, ovvero l’ex maggioranza che decise la chiusura, a numerose associazioni cittadine. Ecco l’elenco dei promotori dell’iniziativa, che si svolgerà domenica 20 marzo alle ore 11: Pd, Progetto Lanciano, Movimento 5 Stelle, Azione, Lanciano per Tutti, Lanciano in Comune, Lanciano Vale, Uniti per Lanciano, Associazione Uniti per Lanciano, Nuovo Senso Civico, Europa Verde Frentania, L’Altritalia, Anpi, Legambiente Lanciano, Associazione 1000 Alberi e Pedibus, Italia Nostra, Associazione Largo Tappia, I colori dell’iride.
Un coro di no al ritorno del rombo dei motori e allo smog, tanti sì invece affinché rimangano “le corse e le risate dei bambini e i tavolini degli operatori commerciali”.
“Va inoltre sottolineato – dicono i promotori – che si tratta di uno spazio all’ingresso di un grande parco diventato già un punto di riferimento per molti, nonché la cornice ideale di spettacoli e concerti di richiamo nazionale e non solo”.
“Tutti insieme, quindi, domenica prossima, a testimoniare l’importanza e il ruolo che uno spazio libero ha per i cittadini, in un’atmosfera colorata e di festa. La partecipazione è libera e aperta a tutte le persone, associazione, movimenti e a chiunque abbia a cuore lo sviluppo sostenibile della città e voglia adoperarsi – conclude l’appello – per fermare la decisione dell’amministrazione guidata da Filippo Paolini”.