L’intervista
Dopo il test della corsa in treno tra Archi e Villa Santa Maria, a fini turistici, a Lanciano (Chieti) ci si chiede se possa avere un futuro anche il vecchio tracciato cittadino.
A porsi la domanda è Leo Marongiu, segretario provinciale del Partito democratico. Che fine ha fatto la promessa dell’assessore Nicola Campitelli, con cui in una lettera ai sindaci del comprensorio dell’aprile 2021 impegnava la Regione Abruzzo a rigenerare il tracciato sulla mobilità dolce?
Lanciano città cerniera tra la costa dei trabocchi e le aree interne non può perdere questo… treno.
“La corsa di prova tra Villa Santa Maria ed Archi con l’obiettivo di riattivare la linea fino a Castel di Sangro in tempi brevi per finalità inizialmente turistiche, impone uno scatto in avanti rispetto al futuro del vecchio tracciato anche sul territorio di Lanciano e comuni limitrofi – dice Marongiu -. Lo sviluppo della ciclopedonale della Costa dei Trabocchi e la contestuale ripresa delle attività ferroviarie sulla dorsale ex Sangritana devono immediatamente interrogare la Regione Abruzzo e la Tua sulla destinazione dell’ ex tracciato a Lanciano che altrimenti rimarrebbe bypassata a costa e valle, assieme ai comuni viciniori. Dopo sollecitazioni dell’Amministrazione Pupillo e dei Sindaci del territorio che avevano partecipato a numerosi incontri tecnici ed avevano quindi proposto una scheda progettuale anche per il Pnrr volta a rigenerare il tracciato su mobilità dolce, il 21 aprile 2021 l’assessore Campitelli rispondeva con lettera protocollo 140 nel 22/4/2021 a tutti i Sindaci interessati che erano avviate le procedure di riconversione dell’ex tracciato, con uno studio di fattibilità del costo di 3,8 milioni di euro per rigenerare il tratto da San Vito a Castel Frentano su mobilità lenta con la Regione che aveva già preso in carico la situazione. Pertanto viene naturale chiedere che destino avrà il tracciato Castel Frentano – Lanciano – Treglio – S. Vito, un tracciato che, oltre ad una funzione turistica, avrebbe anche un potente utilizzo di mobilità alternativa collegando il popoloso quartiere Santa Rita al centro della Città. Il Governo regionale, che finora ha potuto contare su progetti precedentemente avviati e finanziamenti già in essere, dovrebbe chiarire definitivamente quali sono le decisioni sull’ex tracciato. Si realizzerà la ciclovia come scritto dall’assessore Campitelli, oppure l’intenzione è quella del recupero come ferrovia turistica con ulteriori investimenti?
Intanto rimangono alcune criticità della TUA come il passaggio a livello di via del Mancino, privo di marciapiedi e di sicurezza ed il Terminal Bus non ancora completato con le difficoltà per turisti e studenti”.