La notizia

Una esecuzione in perfetto stile mafioso: è su questa ipotesi che sta lavorando la Procura di Pescara dopo il duplice agguato di ieri sera al Bar del Parco.
Un morto e un ferito grave: lo sparatore prima ha teso il braccio attraverso le piante per sparare verso Walter Albi, 66 anni, e Luca Cavallito, 48, poi si si è avvicinato ai due per dare il colpo di grazia alla testa.
In totale gli inquirenti hanno trovato in terra almeno 8 bossoli.
Cavallito è stato colpito alla mandibola e, forse per questo, si è per ora salvato, magari con un gesto di difesa.
Non solo: l’assassino ha poi prelevato i cellulari delle due vittime prima di scappare sulla moto. Ieri sera, dopo l’attentato, le forze dell’ordine hanno dato il via ad alcune perquisizioni nelle case delle vittime.
Manca il movente
Manca ancora il movente, ma alcune voci parlano di questioni economiche.
Si indaga sul passato delle due vittime e si vocifera di un appuntamento con qualche persona che i due avrebbero atteso al bar.
Tavolo in prefettura
Intanto il Prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, ha convocato per oggi alle ore 17.30 una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Vi parteciperanno le massime autorità cittadine e provinciali.
Asl, ferito gravissimo ma stabile
Il 48enne ferito ieri sera al Bar del Parco di Pescara nell’agguato, in cui ha perso la vita un architetto di 66 anni, è stato trasferito nel reparto di Rianimazione “in condizioni stabili, pur nella gravità, grazie all’impegno dell’intera equipe anestesiologica, chirurgica e infermieristica”. Lo afferma la Asl di Pescara in un bollettino medico diffuso in giornata.
L’uomo, ricostruisce l’azienda sanitaria, è stato “trasportato dal 118 al Pronto Soccorso con lesioni plurime da ferite da arma da fuoco” ed è arrivato “in condizioni generali fortemente critiche. Dopo una prima stabilizzazione dei parametri emodinamici e respiratori ed esecuzione di tac total body, il paziente è stato condotto in sala operatoria in regime di emergenza. Il 48enne è giunto presso il blocco operatorio di Pescara, diretto dalla Dr.ssa Maria Rizzi, in condizioni gravissime per shock emorragico dovuto a ferite multiple da arma da fuoco interessanti torace, addome, arto superiore destro e massiccio facciale”.
“Attualmente il paziente è in prognosi riservata – conlcude la Asl – ancora in condizioni critiche”.