Servizio Tgmax 17 febbraio 2017 – Farindola un mese dopo la tragedia dell’hotel Rigopiano. È giorno di mercato il venerdì in piazza, la neve si è sciolta e c’è un sole primaverile, ma la comunità non sembra accorgersene. Sono ancora tutti affranti dal dolore che ha colpito le famiglie dei dipendenti del resort, che al paese significava far rimanere i giovani e dare lavoro anche all’indotto per i servizi.
La valanga ha portato via tutto, “abbiamo perso tutto, ci sentiamo abbandonati” dicono i residenti al Tgmax.
Quelle giovani vite spezzate, la barista Linda Salsetta, la responsabile del centro benessere Marinella Colangeli, il cameriere Gabriele D’Angelo, sono commemorate dai manifesti per il trigesimo.
La chiesa di San Nicola vescovo continua ad accogliere preghiere di famigliari e amici. Ma di speranza per un nuovo futuro in paese non c’è traccia. Dopo giorni trascorsi a guardare la Tv col fiato sospeso ad attendere notizie di superstiti, gli anziani tornano al bar a giocare a carte. Oggi, però, nelle loro parole c’è la rassegnazione.
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