Dapprima a Teramo, poi a Pescara per la chiusura della campagna elettorale di Marco Marsilio.
La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni oggi in Abruzzo, a sostegno del presidente uscente ricandidato per il bis, a capo della coalizione di centrodestra.
“Siamo ottimisti” ha detto Meloni incontrando i cronisti, sottolineando di non temere l’onda della “remuntada” dalla Sardegna.
“Noi ci mettiamo la faccia in campagna elettorale”, dice la Meloni davanti a centinaia di persone accorse a Pescara, esprimendo più di una critica sulle alleanze tra Giuseppe Conte del M5s, Carlo Calenda di Azione e Matteo Renzi di Italia Viva. “Sono tutti alleati ma si vergognano a dirlo”.

Nel suo intervento dal palco di piazza “Salotto”, la presidente del Consiglio dei ministri ha spaziato tra la politica nazionale e internazionale, sui temi di economia e lavoro, esaltando i dati del Pil e annunciando come priorità il rinnovo del contratto delle forze dell’ordine.
Non è mancato il riferimento all’inchiesta della procura di Perugia, sui presunti “Dossieraggi ad personam, per passare le notizie ai giornali di De Benedetti – ha detto – bisogna individuare i mandanti, sono metodi da regime”.
La pioggia incessante ha accelerato la chiusura del comizio. “Stasera sono arrivata qui e mi hanno detto che mi hanno regalato un trattore, lo metto volentieri nel cortile di Palazzo Chigi”, dice agli agricoltori che protestano da settimane. “Conosciamo il contesto – sottolinea – le politiche dell’UE inseguono ideologie di sinistra”.
Quindi la Meloni chiede il sostegno per l’appuntamento con il voto europeo di giugno. “Succederà di tutto – dice – ma io c’ho l’elmetto. Quindi – l’invito alla platea – partiamo dall’Abruzzo, dove Marsilio merita di essere confermato. Dicono ancora di lui che è ‘catapultato da Roma’, che è ‘amico della Meloni’, significa che non hanno niente da contestare dopo 5 anni di governo. E io ne so qualcosa perché con me fanno lo stesso”, dice la premier, invitando gli abruzzesi, “gente orgogliosa, gente operosa – li definisce – di dimostrare il suo valore”.

“Avete trovato un presidente che è alla vostra altezza, in tutti i sensi – conclude – Spero ci darete ancora una volta la testimonianza del vostro sostegno. Non c’è niente che ci faccia paura, fino a quando ci sono gli italiani a sostenerci”.
“Viva l’Abruzzo, viva Marco Marsilio” grida la Meloni salutando la piazza, mentre di leva il coro “Giorgia, Giorgia”. “Grazie, mi dispiace che vi ho fatto bagnare”.
Poi qualcuno urla: “Ti amo Giorgia”.
Il comizio elettorale si chiude alle 19:55 con l’inno di Mameli. Sul palco, accanto alla Meloni e a Marsilio, tornano i leader della coalizione, già intervenuti prima della leader di Fratelli d’Italia: Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, Maurizio Lupi, per Noi Moderati, Gianfranco Rotondi, per la DC.
Manca Matteo Salvini, leader della Lega, che, comunque, era già intervenuto nel comizio.