Carenza idrica
Dal 2007 non si registrava una situazione tanto grave alla sorgente del Verde, la più importante del territorio Chietino servito dalla Sasi Spa, che copre oltre l’80 per cento del fabbisogno degli utenti.
Come si è chiuso il 2020, si apre il 2021: la carenza d’acqua continua ad affliggere molti dei 92 comuni serviti dall’ente gestore di Lanciano (Chieti).
E proprio nel capoluogo frentano, dice in conferenza stampa il presidente Gianfranco Basterebbe, la perdita dalle condotte è di 40 litri al secondo. Anche a Ortona si registrano perdite analoghe.
Mancanza di neve e campo pozzi
La Sasi fa, pertanto, ricorso al “campo pozzi” con 1200 litri al secondo immessi nella rete idrica. Ma non basta.
I tecnici sono sempre a caccia di nuove sorgenti da captare, contemporaneamente si progettano interventi di riparazione e messa in sicurezza delle reti ormai obsolete, che continuano a rompersi anche a causa di frane.
Acqua e pandemia
Con il lockdown e le famiglie costrette all’isolamento domestico, non si è tuttavia percepito un aumento del consumo d’acqua, dicono i vertici Sasi. Anche perché, nel frattempo, la produzione nelle fabbriche è rimasta ferma o si è significativamente ridotta.
Aumentano invece le morosità, con bollette non pagate dagli utenti: un altro aspetto che denota le difficoltà delle famiglie e la crisi in atto.

L’intervento del presidente Basterebbe
“Per fortuna la neve dello scorso ottobre, che si è sciolta subito, è stata provvidenziale e – dice il presidente Basterebbe – ha permesso alla Sorgente di ricaricarsi, ma la portata utile captata dalla falda è rimasta inferiore ai 1200 litri al secondo e quindi per arrivare a questa portata il “campo pozzi” è rimasto sempre attivo”, con una spesa di 300 mila euro. Purtroppo in questi giorni stiamo tornando in sofferenza perché le temperature basse hanno impedito lo scioglimento della neve. Questa condizione atmosferica che adesso ci penalizza, sarà invece positiva per la prossima estate. Ad oggi lo strato nevoso è discreto, l’auspicio è che continui ad aumentare e che da adesso a marzo le temperature, soprattutto nelle ore notturne, si mantengano basse al fine di consentire uno scioglimento lento e costante del manto nevoso.
“A detta di esperti – prosegue Basterebbe in conferenza stampa – la situazione della Sorgente del Verde dovrebbe migliorare, tengo a ricordare che anche l’Università di Chieti insieme ad associazioni specifiche sta lavorando per individuare le ragioni della mancanza d’acqua e quindi monitorando le condizioni delle varie sorgenti non solo di quella Del Verde e non solo rispetto alla Sasi ma anche nei confronti delle altre società che gestiscono in Abruzzo la risorsa idrica”.
Le condotte fatiscenti e lavori in corso
Un altro problema non meno importante è quello relativo alle condotte fatiscenti. Le più grandi sono ormai vecchie di oltre 50 anni, in merito a questo stiamo predisponendo una serie di interventi ad hoc, nell’ambito della programmazione europea che prevede proprio risorse da destinare all’acqua e alla depurazione. “Alcuni lavori sono stati portati a termine con risultati soddisfacenti – riferisce il presidente Sasi – all’inizio dell’estate infatti abbiamo messo in campo un metodo nuovo per la distribuzione dell’acqua a Vasto e San Salvo e gli esiti sono stati positivi, certo è necessario un altro investimento di un milione di euro per completare questo tipo di intervento e dare una risposta finalmente definitiva a Vasto e al vastese che da anni ormai patiscono una cronica mancanza d’acqua”.
Per quanto riguarda i progetti, è in via di ultimazione il primo lotto di lavori per rendere più efficiente la rete nei Comuni di Vasto e San Salvo per una spesa di 3 milioni 100 mila euro. Due milioni investiti su Vasto e il restante su San Salvo.
E’ stato aggiudicato il progetto Falda Basale del Monte Porrara, nel comune di Palena per un costo di 500 mila euro.
E’ stata, inoltre, pubblicata la gara del progetto relativo all’aumento di portata dell’adduttrice est dell’acquedotto Verde, Casoli-Scerni-Vasto.
In fase di gara è il progetto di collegamento dell’acquedotto Arap al serbatoio di San Salvo Marina che consente una maggiore disponibilità idrica e una migliore distribuzione della risorsa, soprattutto per il periodo estivo nella zona di San Salvo Marina e Vasto Marina.
Inoltre, sarà appaltato a breve il primo lotto per la realizzazione del collegamento Surienze-Sinello, ovvero un collegamento da Rosello all’acquedotto che alimenta l’Alto Vastese. Sempre nell’ottica di ridurre i disagi subiti da Vasto e dal territorio vastese, sono in programma interventi di adeguamento sulla sorgente Surienze. Si tratta di lavori importanti che aumenteranno la disponibilità idrica nei Comuni dell’alto vastese con effetti indiretti anche per i comuni di Vasto e San Salvo.
“Con i 6 milioni 900 mila euro dello Sblocca Italia – conclude Basterebbe – potremo porre fine alle problematiche che ci sono sul comprensorio dell’Avello e potremo finalmente completare molti degli interventi messi in campo per risolvere in maniera definitiva le criticità che si trascinano da anni”.