Avevano cocaina e cartucce da caccia

Cocaina, coltello e cartucce da caccia ad Altino (Chieti): i carabinieri della compagnia di Lanciano hanno arrestato due pugliesi, domiciliati in contrada Briccioli, Salvatore Buonagura e Matteo Diomedes, entrambi 29enni, foggiani.
Dopo le recenti operazioni antidroga, che hanno interessato la zona di Casoli ed Altino e che hanno permesso il rinvenimento di considerevoli quantitativi di sostanze stupefacenti, ieri sera, nel corso di una specifica attività finalizzata al contrasto della diffusione degli stupefacenti, i militari del Nucleo operativo e radiomobile diretti dal capitano Massimo Canale hanno individuato e controllato un furgone bianco, con a bordo due persone, lungo la Pedemontana che collega Lanciano a Casoli, nei pressi dell’Oasi di Serranella.
All’interno del Fiat Scudo, sotto il sedile anteriore, è stata ritrovata una valigetta a chiusura ermetica che conteneva circa 200 cartucce da caccia cal.12 di vario tipo ed un coltello a serramanico di 22 cm. “Non è nostra”, avrebbero detto i due ai militari, senza fornire altre spiegazioni.
Proseguendo la perquisizione, nel vano porta oggetti del furgone, i carabinieri hanno rinvenuto alcune buste tagliate ed altri ritagli di buste di plastica, tipiche di chi usa confezionare sostanze stupefacenti per lo spaccio. La perquisizione è quindi proseguita a domicilio, ad Altino. Con l’ausilio di altro personale in borghese e della Stazione di Casoli, competente per territorio, i carabinieri hanno trovato altre buste tagliate, dello stesso tipo di quelle trovate nel mezzo. In una pertinenza esterna all’abitazione, sotto una piccola tettoia, i militari hanno trovato, occultati sotto alcune tegole, due involucri in plastica con 20 piccole confezioni, realizzate proprio con le parti delle buste ritrovate in precedenza, contenenti cocaina per circa 15 grammi.
Buonagura e Diomedes, disoccupati, dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, porto abusivo di armi e detenzione abusiva di munizionamento. In attesa dell’udienza di convalida, entrambi sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica di Lanciano e trattenuti in regime di arresti domiciliari.
Proseguono da parte dei carabinieri gli accertamenti finalizzati ad individuare sia la provenienza di quanto sequestrato che i soggetti in contatto con i due arrestati.