Blitz dei carabinieri

Enea Delimurati, 26enne, albanese, residente in località Selva di Altino (Chieti), è stato arrestato dai carabinieri del Nor di Lanciano: aveva 2,5 kg di droga pronta per il mercato locale.
L’operazione giunge dopo i risultati positivi dei controlli effettuati nel periodo di Carnevale, in cui i carabinieri della Compagnia di Lanciano, diretti dal capitano Vincenzo Orlando, hanno approfondito gli accertamenti relativi al rinvenimento delle sostanze stupefacenti avvenuto nei giorni scorsi, durante gli specifici servizi antidroga.
Le verifiche attivate nell’immediatezza, ad opera dei militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia frentana, guidati dal tenente Massimo Canale, hanno permesso di individuare un pregiudicato albanese, residente ad Altino, considerato essere il rifornitore della droga nell’area frentana.

Dopo due ininterrotti giorni di servizi di osservazione e pedinamento, i militari del Nor hanno raccolto elementi tali da far ritenere che l’uomo potesse essere in possesso di sostanze stupefacenti. E così, intorno alle due della notte scorsa, è scattato il blitz da parte dei militari.
Delimurati, con precedenti di polizia per spaccio di droga, è stato bloccato mentre si accingeva ad uscire da un garage situato nei pressi della sua abitazione. “Nessuna reazione all’atto del controllo, nel corso del quale il soggetto si è mostrato collaborativo”, riferiscono dal Comando compagnia.
Le operazioni di perquisizione hanno permesso ai Carabinieri di rinvenire, all’interno del garage e nei pressi di uno stabile attiguo in fase di costruzione, due buste in tela contenenti 12 bustine in cellophane trasparente, confezionate sottovuoto, con dentro quantità varie di sostanza stupefacente del tipo marijuana, per un peso complessivo di circa 2,5 kg, nonché un’altra busta contenente 6 ovuli di hashish per 100 grammi complessivi.
Inoltre sono state rinvenute alcune schede telefoniche ed un cellulare, verosimilmente utilizzati per i contatti con gli acquirenti e/o i rifornitori.
Tutta la droga recuperata è stata sottoposta a sequestro e sarà oggetto di analisi chimiche e tossicologiche, mentre le schede ed il cellulare saranno oggetto di indagini più approfondite per l’individuazione di altri eventuali correi.
Dai primi riscontri si può ipotizzare che la droga fosse destinata al mercato locale, quello dell’area frentana; lo stupefacente rinvenuto avrebbe potuto garantire un introito di oltre 30.000 euro.