[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GjWD4zKevg4[/youtube]Lanciano, servizio Tgmax 30 settembre 2016 – Arrotolati a mo’ di cinta attorno alla vita indossava dei vestiti imbottiti di riso, aveva con sé tre coltelli e una pietra e camminava per strada, nei pressi della stazione ferroviaria di Fossacesia, inveendo e agitando le armi in pugno. Così degli automobilisti che transitavano in via Donato Iezzi lo hanno visto e segnalato al 112: i carabinieri hanno dovuto sparare per fermare un immigrato ghanese, Jaw Tabiri Isaac, di 28 anni, ospite del Camping Sangro a Torino di Sangro; l’uomo è rimasto ferito da due colpi di pistola esplosi da un militare della compagnia di Ortona, intervenuto per calmare l’africano. L’uomo aveva dato in escandescenza, in via Donato Iezzi. L’episodio è avvenuto alle 9,20 del mattino. “L’extracomunitario era giunto da pochi giorni al centro immigrati senza dare alcun tipo di problemi”, spiega il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Luciano Calabrò, ai cronisti giunti sul posto. Questa mattina invece, dopo aver litigato con un altro ospite, il ghanese aveva iniziato a dare segni di squilibrio e, armato, ha poi raggiunto l’area della stazione ferroviaria.
Intervenuti i Carabinieri, l’africano ha opposto resistenza e, con sassi e coltelli, ha danneggiato tre auto dei militari, rompendo finestrini e mandando in frantumi i parabrezza. Divenuto sempre più pericoloso, i carabinieri sono stati costretti a fermarlo sparando i due colpi di pistola che lo hanno colpito alla gamba destra. Il ghanese è ricoverato all’ospedale di Lanciano ma non corre pericolo di vita. Durante le operazioni, è rimasto ferito di striscio ad una spalla il comandante della Polizia municipale di Fossacesia, Fiorenzo Laudadio, intervenuto per garantire la sicurezza intorno alla stazione ferroviaria. Laudadio è curato dai sanitari del pronto soccorso del “Renzetti”, le sue condizioni di salute sono normali e non destano preoccupazione. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri delle Stazioni di Fossacesia, Torino di Sangro e San Vito Chietino, della compagnia di Ortona e del comando provinciale di Chieti, oltre ai sanitari del 118. Spavento e sgomento tra i residenti, non era mai successo niente del genere prima d’ora. Alcuni immigrati passano a piedi, in gruppo, tutte le mattine davanti alla stazione per andare a lavorare nei campi, salutano in italiano – raccontano – ma un fatto simile non era mai accaduto. Desta preoccupazione la cintura imbottita, anche se solo di riso, indossata attorno alla vita, “ma – precisa il colonnello Calabrò – non c’è nessun riferimento alla jihad”.
L’immigrato è accusato di tentato omicidio, l’ipotesi accusatoria è del procuratore facente funzione del tribunale di Lanciano, Rosaria Vecchi, e segue le prime risultanze investigative dei carabinieri. Da una prima ricostruzione risulterebbe che il ghanese abbia cercato di impossessarsi dell’arma di ordinanza di uno dei carabinieri intervenuti da cui è partito un colpo che ha ferito di striscio, dopo essere rimbalzato sul parabrezza di un’auto di servizio, il comandante della Polizia Municipale di Fossacesia intervenuto sul posto, il maggiore Fiorenzo Laudadio. L’ufficiale è rimasto ferito in modo lieve.
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