Operazione dell’Antimafia

Due carabinieri della stazione di San Salvo (Chieti) sono stati arrestati nel pomeriggio, a seguito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia aquilana.
La conferma arriva da ambienti giudiziari.
Secondo quanto si è appreso si tratterebbe di reati legati al territorio vastese, a seguito di una indagine iniziata mesi or sono.

Insieme ai due carabinieri della stazione di S.Salvo arrestati c’è anche un avvocato, sempre di S.Salvo, indagato.
Le ipotesi di reato sarebbero peculato, divulgazione di segreto istruttorio e accesso abusivo al sistema informatico. E’ quest’ultimo reato che per competenza ha fatto intervenire la Dda aquilana.
L’inchiesta è nata in provincia di Chieti e in seguito è stata trasferita all’Aquila.
Aggiornamento
Ci sono anche altre quattro persone indagate a vario titolo nell’ordinanza di misura cautelare del Tribunale dell’Aquila. L’inchiesta è incentrata sulla condotta dei due carabinieri della stazione di San Salvo, ai domiciliari, indagati per reati quali peculato, accesso abusivo del sistema informatico telematico, rivelazione del segreto istruttorio e detenzione illegale di munizioni.
A uno dei due militari viene contestato il fatto di aver ricevuto e trattenuto delle banconote false da utilizzare come “provino” nell’ambito di un’indagine e al suo collega di aver utilizzato il sistema informatico investigativo su richiesta di due amici per controllare la targa di un’autovettura e per l’accesso alla banca dati.
Uno dei due avrebbe rivelato a un professionista il contenuto di alcune intercettazioni relative a un procedimento penale oltre a detenere illegalmente munizioni da guerra.
I due militari sono difesi dagli avvocati Alessandro Orlando e Fiorenzo Cieri del foro di Vasto.