Assalto al bancomat della Carichieti di San Vito Chietino. Hanno agito in tre indisturbati, poco prima delle 3 del mattino; erano incappucciati, raccontano i testimoni svegliati dal boato anche nelle vie adiacenti. Un giovane del posto, stava chattando con un’amica alle 2.52 quando, racconta mostrando l’orario sullo smartphone, ha sentito il botto.
In pochi minuti i banditi hanno fatto saltare con dell’esplosivo la cassa automatica ed hanno arraffato il bottino, che potrebbe aggirarsi intorno ai 20 mila euro, ma resta ancora da quantificare. “Al rientro negli uffici lunedì sarà verificata la somma rubata”, dice ai cronisti sul posto un funzionario giunto da Chieti, per fare un primo sopralluogo e la conta dei danni.
Controsoffittatura crollata, infissi divelti, vetri sparsi ovunque assieme a quel che resta di plastica e metalli dopo l’esplosione: una vera e propria scena di guerra all’interno dei locali dell’istituto di Largo Olivieri, una scena alla quale la banda della marmotta ormai ci ha abituati. In pochi mesi, infatti, questo è il quarto colpo del genere messo a segno nel territorio frentano: il primo a danno della stessa Carichieti agenzia di Castel frentano il 29 aprile scorso; una settimana dopo, era il 6 maggio, alla ex Caripe a Piazzano di Atessa, e poi di nuovo a Castel frentano all’ufficio postale il 22 maggio.
Dopo il colpo, i banditi si sono dati alla fuga con un’Audi di colore scuro, qualcuno è riuscito a prendere il numero di targa. Ma di auto che fuggivano a velocità elevata i residenti ne hanno sentite più di una in via Cavour; qualcuno ne ha viste tre correre in via Panoramica e risalire probabilmente verso il paese. Una scena da far west alla quale hanno assistito residenti e turisti, increduli e impotenti davanti a tanta abilità: sono stati dei professionisti del crimine, commentano radunandosi davanti alla banca dove erano soliti recarsi per prelevare contante. Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Ortona.