È accaduto nel pomeriggio di domenica, mentre la centralissima “piazza Garibaldi di Atessa era affollata di gente”, dice un residente al Tgmax.
Ancora increduli gli atessani per la rapina avvenuta ieri, in pieno giorno, nella villa dei noti gioiellieri Di Paolo, ubicata a 50 metri dalla piazza principale.
Il colpo è stato messo a segno all’interno dell’abitazione dei coniugi, di 70 e 64 anni, gioiellieri alla seconda generazione.
Erano in quattro i malviventi che si sono intrufolati nella casa signorile di via Discesa Santa Maria, attraverso una finestra lasciata aperta per il caldo. La banda si era fatta strada entrando nell’ospedale vecchio, di fianco alla villa dei gioiellieri, tagliando parte la recinzione che separa i due edifici confinanti.
I due proprietari si sono trovati all’improvviso alla mercé di sconosciuti, che li minacciavano con un coltello da cucina.
Mentre il marito guardava la Tv in sala, la moglie era nella stanza adiacente. L’uomo è stato afferrato da dietro, per il collo, poi strattonato e schiaffeggiato, anche se non ha riportato ferite.
La donna, allertata dal trambusto, si è precipitata dal marito. I malviventi, coperti da capo a piedi con vestiti scuri, passamontagna e guanti, hanno chiesto della cassaforte ma in casa non c’è.
Gioielli di famiglia e altri oggetti preziosi erano custoditi in camera, al piano superiore: i rapinatori hanno afferrato tutto, il bottino è stato quantificato in circa ventimila euro di valore.
Alle 19 l’incubo è terminato, con la banda che ha lasciato la villa dandosi alla fuga.
Solo a quel punto i Di Paolo sono riusciti a dare l’allarme.
Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Atessa, che stanno indagando, diretti dal capitano Alfonso Venturi.
Due dei quattro banditi hanno parlato con la coppia, “avevano un accento dell’Europa dell’est. Gli altri due non hanno proferito parola”, hanno riferito i rapinati agli inquirenti.
Anche i residenti presenti in piazza, domenica pomeriggio, si sono accorti che qualcosa era successo quando hanno visto sbucare da viale Rimembranza le pattuglie dei militari.
“In un primo momento abbiamo pensato ad un’operazione antidroga”, dice un barista al Tgmax, salvo appurare in seguito quanto era accaduto.
I carabinieri non tralasciano alcuna pista, al vaglio le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza.
I Di Paolo sono gioiellieri alla seconda generazione, il loro storico negozio è su via del Corso. Oggi è rimasto chiuso.