Il testo integrale: «Il Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso, l’Assessore alla Salute Silvio Paolucci e il Comitato Spontaneo in difesa del territorio vanno a braccetto per scorrettezza e mancanza di rispetto verso l’istituzione Comune di Atessa. Il Comitato “Spontaneo” pensa di utilizzare il Comune come uno “zerbino” e a suo piacimento; ottiene un incontro con l’assessore Paolucci e non ritiene di dover coinvolgere il Sindaco e il Consiglio comunale. Il Presidente D’Alfonso pur avendo ricevuto una richiesta per un incontro dal Consiglio comunale e dallo stesso Comitato Spontaneo, ormai da 50 gg non si degna di una risposta, come ormai da 12 gg non si degna di fissare un incontro richiesto da 29 Sindaci del Territorio per un serio e concreto confronto sulla sanità del territorio delle aree interne.
Nonostante certi comportamenti di scarso rispetto verso le Istituzioni, il Sindaco in rappresentanza del Comune di Atessa ha concesso per lunedì 18 aprile la sala consiliare per consentire al comitato di riferire sull’incontro con l’assessore Paolucci.
La realtà è amara, con manifesto pubblico il gruppo PD in Consiglio regionale ha dichiarato di voler trasformare il NS San Camillo in Ospedale di comunità, ovvero un cronicario dove l’attività medica non sarà neanche ospedaliera e dove verrà meno il pronto soccorso.
Quindi il San Camillo non sarà più un Ospedale.
Per vincere la battaglia per il San Camillo ci voleva unità , che è venuta meno per il comportamento strumentale dello stesso comitato che ha manifestato coinvolgimenti di parte essendo composto da figure con trascorsi politici e/o militanza attuale in partiti e movimenti nonostante la disponibilità e la collaborazione dimostrata dall’Amministrazione Comunale.
A dimostrazione di quanto sopra si noti la vistosa assenza del Comitato alla manifestazione tenutasi a Lanciano domenica 10 aprile contro il possibile insediamento di un inceneritore in Val di Sangro a cavallo del territorio di Lanciano e Sant’Eusanio del Sangro che avrà senz’ altro ricadute di carattere sanitario.
Spiace che solo oggi il PD atessano con l’articolo su “Il Centro” di sabato 16 aprile fa sentire la propria voce per un altro furto di figure sanitarie operato per l’ultimo anestesista rimasto al San Camillo e spostato all’ospedale di Lanciano con ripercussioni negative sia per la diagnostica per immagini sia per l’ assenza di rianimatori ai reparti di medicina e lungodegenza.
“L’asfissia” continua e il destino del San Camillo, è segnato anche se ci vogliono far capire ben altro con promesse di scarsa credibilità».
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