La poltrona più bella del mondo ce l’ho già

“Ringrazio ma vado avanti”, affida ad un post su Facebook il sindaco dell’Aquila la sua scelta di rinunciare alla candidatura per la presidenza della Regione Abruzzo.
“La decisione l’ho presa durante la riunione per organizzare i primi passi del decennale del sisma – scrive Pierluigi Biondi -. Troppi sentimenti, troppe passioni, troppe speranze. Prima ancora notti insonni, riflessioni profonde, discussioni in famiglia. Gli amici, le persone incontrate per strada, la gente normale che ha il mio numero di cellulare (lo stesso dal 1997 perché non ho avuto mai bisogno di cambiarlo). Quelli che ti invitano a farlo, perché non c’è mai stato un candidato presidente aquilano doc, quelli che ti dicono che è meglio di no, perché c’è tanto, tantissimo, ancora da fare. Gli uni e gli altri con le stesse ragioni. Qualcuno, meschinamente, ha tirato fuori questioni di poltrone e soldi. Io che la “poltrona” più bella del mondo ce l’ho già e che non ho chiesto manco il telefono di servizio o un centesimo di rimborso spese. L’avrei fatto per l’unico motivo che mi spinge a fare politica: l’amore per la mia terra. Non lo farò per lo stesso, unico, motivo”.
“Ringrazio Giorgia Meloni per l’opportunità, per il suo affetto per L’Aquila e il cratere, per la sua costante attenzione – prosegue Biondi -. Ringrazio la comunità di Fratelli d’Italia per il lavoro che sta facendo, la sua classe dirigente, nazionale e locale. Ringrazio i tanti che, fuori e dentro la coalizione, si sono resi disponibili. Sono certo che sapremo trovare, tutti insieme, il candidato giusto per il centrodestra, quello che saprà rivolgersi all’Abruzzo unico, dalle cime del Gran Sasso alle coste dell’Adriatico. Quello che saprà parlare di sanità e trasporti, di sicurezza del territorio e prevenzione sismica, di sviluppo turistico e valorizzazione dei beni culturali, di innovazione e ricerca, di lavoro e formazione, di agricoltura e prodotti tipici, di benessere e di attenzione ai più deboli. Come per L’Aquila, anche per l’Abruzzo faremo sul serio. Io sono pronto. Noi siamo pronti”.