
L’Aquila, 16 febbraio 2017 – Blitz dei carabinieri a palazzo Silone all’Aquila, sede della Giunta regionale. È in atto un sequestro di documenti relativo alla gara per l’affidamento della ricostruzione di palazzo Centi, sede della presidenza nel centro storico del capoluogo resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009. L’inchiesta è coordinata dalla procura della Repubblica del capoluogo abruzzese. I militari, secondo quanto appreso, hanno occupato l’intero settore Patrimonio. L’appalto pubblico da 13 milioni di euro, contraddistinto da molte lungaggini, cui hanno preso parte 29 grandi imprese edili, è stato aggiudicato alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia un ribasso del 35,017 per cento. Nei giorni scorsi l’amministrazione aveva dato l’ok alla congruità degli atti di gara, compreso il ribasso stesso.
Sul sequestro di atti a palazzo Silone interviene, con una nota dell’ufficio stampa, il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso: “Questa mattina – afferma – sono stati comunicati atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali. Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: il cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L’Aquila; un intervento non ancora precisato riguardante la citta’ di Penne; interventi – al momento solo quantificati e ipotizzati come priorita’ a seguito di legittime pressioni e denunce dei cittadini – di rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari in via Caduti per servizio e in via Salara Vecchia a Pescara. Mi dichiaro totalmente estraneo alle vicende e – conclude il governatore abruzzese – auspico una loro rapidissima definizione”.