Atto vergognoso

“Le parole con cui il Questore ha giustificato anzi si è vantato dello sgombero notturno del presidio davanti alla Faist di Lanciano sono gravissime, figlie del clima che si respira da troppi anni nel nostro paese in cui i diritti dei lavoratori ormai si possono calpestare impunemente”.
È quanto dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, il giorno dopo il blitz al presidio dei lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica.
“Siamo tornati ai tempi in cui le forze dell’ordine e lo stato erano schierati a difesa del padrone”, prosegue Acerbo. “La polizia è intervenuta in una vertenza sindacale che si era appena aperta, pregiudicandone l’esito. Per il 17 – ricorda il segretario – era convocato il tavolo azienda-sindacati presso la prefettura”.
“Consentendo ai tir di portare via i macchinari – prosegue Acerbo nel comunicato stampa – il questore ha in pratica delegittimato il corretto confronto sindacale“.
Per il segretario di Rifondazione “Quelle lavoratrici e lavoratori stavano difendendo un diritto – quello al lavoro – sancito dalla Costituzione che viene ben prima degli interessi dell’impresa a delocalizzare”.
“Il Questore va rimosso”, tuona infine Acerbo, invitando i parlamentari abruzzesi ad “inondare di interrogazioni il ministro degli interni”.
La nota dell’ex deputato si conclude rinnovando “la solidarietà a lavoratrici e lavoratori della Faist di Lanciano che hanno subito l’intervento della polizia e che stanno perdendo il lavoro”.