Atessa (Chieti), 3 novembre 2016 – Una testa di capra mozzata rinchiusa all’interno di una scatola: questo hanno trovato gli artificieri dei carabinieri dopo aver fatto esplodere il pacco sospetto rinvenuto all’interno del cortile della struttura ‘Il Mulino’, che ad Atessa ospita 36 migranti. Ad accorgersi della scatola, posizionata accanto ai contenitori dei rifiuti, sono stati alle 11 del mattino gli operatori della struttura gestita dalla Cooperativa Cosmo, di Montenero di Bisaccia (Campobasso).
“Aprire con molta cautela, può fare boom” è una delle scritte minacciose che hanno spinto il responsabile della cooperativa, Mauro Natalini, ad allertare i carabinieri e a sporgere denuncia querela per atto intimidatorio. In una seconda scritta sul pacco, si legge: “Boom Coop boom”.
“Sembrava un atto mafioso, inquietante e deplorevole, che macchia la comunità atessana – commenta il responsabile della cooperativa -. Un atto da condannare e che non appartiene alla cultura locale, frutto dell’azione di qualche singolo che sta infangando la comunità atessana”.
Per la cooperativa Cosmo quello di Atessa è l’unico centro gestito in Abruzzo. Il Mulino ospita 36 migranti, provenienti per lo più dall’Africa sub sahariana, da paesi poverissimi come Eritrea, Somalia e Ghana. “Ci auguriamo – conclude Natalini – che si possa risalire agli autori”.
Ferma condanna del gesto anche da parte del sindaco, Nicola Cicchitti: “si tratta di qualche sconsiderato che non ha niente a che fare con la comunità atessana, la quale – dichiara il primo cittadino al Tgmax – finora non ha manifestato problemi di fronte ai migranti che ospitiamo, ad eccezione dei pochi facinorosi del comitato Atessa agli Atessani”.
