
Stalking, violenza aggravata e continuata e lesioni aggravate: queste le accuse a carico di due studenti minori, posti ai domiciliari dai carabinieri di Atessa (Chieti).
La vittima degli atti di bullismo ha 14 anni ed è un loro compagno di scuola, frequentano l’istituto superiore di Villa Santa Maria. Ai due ragazzi è stato notificato questa mattina il provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale per i Minori di L’Aquila.
I fatti contestati risalgono ai primi mesi dell’anno scolastico: dall’inizio di ottobre a novembre i due, durante le ore di lezione e nei momenti di ricreazione, avrebbero preso di mira il compagno di classe, affetto da un ritardo cognitivo, con dispetti, scritti e disegni sul suo diario. Con il passare dei giorni, gli scherzi e gli scherni si sono trasformati in veri e propri atti di bullismo: violenze, schiaffi, pugni e calci che hanno provocato alla vittima varie lesioni, fino a minacce verbali aggravate dall’uso di un coltello nel tentativo di farlo desistere dal raccontare ai professori e ai genitori quanto stava subendo.

I due bulli lo minacciavano anche sui gruppi di WhatsApp per invitarlo a non presentarsi a scuola. In un messaggio vocale, uno dei due aggressori avrebbe detto che, se si fosse presentato a scuola, lo avrebbero portato sulle scale antincendio dell’istituto scolastico per picchiarlo fino a fargli sputare il sangue dalla bocca.
La madre della giovane vittima, allarmata dal fatto che il proprio figlio rifiutava di volersi recare a scuola, dove si tratteneva per giorni presso il convitto, e’ riuscita finalmente a farsi raccontare le reiterate angherie subite. Durante un fine settimana, a casa, l’amara scoperta del genitore, che ha trovato il corpo del figlio pieno di lividi ed ecchimosi.

Nella successiva visita all’ospedale di Lanciano, i medici hanno diagnosticato al 14enne una distorsione del rachide cervicale, la contusione di una costola ed ecchimosi da aggressione per complessivi sette giorni di prognosi. A denunciare il fatto è stata la stessa madre, intenzionata anche a ritirare il figlio dalla scuola.
Sulla vicenda hanno indagato i carabinieri della compagnia di Atessa e della stazione di Villa S. Maria. Nei confronti degli aggressori erano stati presi provvedimenti disciplinari da parte della scuola, che ha collaborato attivamente con gli investigatori per accertare i fatti.